Commento, spiegazione e studio di 2 Samuele 16:13-23, verso per verso
Davide e la sua gente continuarono il loro cammino; e Scimei camminava sul fianco del monte, dirimpetto a Davide, e cammin facendo lo malediva, gli tirava de' sassi e buttava della polvere.
Il re e tutta la gente ch'era con lui arrivarono ad Aiefim e quivi ripresero fiato.
Or Absalom e tutto il popolo, gli uomini d'Israele, erano entrati in Gerusalemme; ed Ahitofel era con lui.
E quando Hushai, l'Arkita, l'amico di Davide, fu giunto presso Absalom, gli disse: "Viva il re! Viva il re!"
Ed Absalom disse a Hushai: "È questa dunque l'affezione che hai pel tuo amico? Perché non sei tu andato col tuo amico?"
Hushai rispose ad Absalom: "No; io sarò di colui che l'Eterno e questo popolo e tutti gli uomini d'Israele hanno scelto, e con lui rimarrò.
E poi, di chi sarò io servo? Non lo sarò io del suo figliuolo? Come ho servito tuo padre, così servirò e".
Allora Absalom disse ad Ahitofel: "Consigliate quello che dobbiam fare".
Ahitofel rispose ad Absalom: "Entra dalle concubine di tuo padre, lasciate da lui a custodia della casa; e quando tutto Israele saprà che ti sei reso odioso a tuo padre, il coraggio di quelli che son per te, sarà fortificato".
Fu dunque rizzata una tenda sulla terrazza per Absalom, ed Absalom entrò dalle concubine di suo padre, a vista di tutto Israele.
Or in que' giorni, un consiglio dato da Ahitofel era come una parola data da Dio a uno che lo avesse consultato. Così era di tutti i consigli di Ahitofel, tanto per Davide quanto per Absalom.