Commento, spiegazione e studio di 2 Samuele 2:8-32, verso per verso
Or Abner, figliuolo di Ner, capo dell'esercito di Saul, prese Jsh-Bosheth, figliuolo di Saul, e lo fece passare a Mahanaim,
e lo costituì re di Galaad, degli Ashuriti, di Izreel, d'Efraim, di Beniamino e di tutto Israele.
Jsh-Bosheth, figliuolo di Saul, avea quarant'anni quando cominciò a regnare sopra Israele, e regnò due anni. Ma la casa di Giuda seguitò Davide.
Il tempo che Davide regnò a Hebron sulla casa di Giuda fu di sette anni e sei mesi.
Or Abner, figliuolo di Ner, e la gente di Jsh-Bosheth, figliuolo di Saul, uscirono da Mahanaim per marciare verso Gabaon.
Joab, figliuolo di Tseruia e la gente di Davide si misero anch'essi in marcia. S'incontrarono presso lo stagno di Gabaon, e si fermarono gli uni da un lato dello stagno, gli altri dall'altro lato.
Allora Abner disse a Joab: "Si levino dei giovani, e giochin di spada in nostra presenza!" E Joab rispose: "Si levino pure!"
Quelli dunque si levarono, e si fecero avanti in numero uguale: dodici per Beniamino e per sh-Bosheth, figliuolo di Saul, e dodici della gente di Davide.
E ciascun d'essi, preso l'avversario per la testa, gli piantò la spada nel fianco; cosicché caddero tutt'insieme. Perciò quel luogo, ch'è presso a Gabaon, fu chiamato Helkath-Hatsurim.
In quel giorno vi fu una battaglia aspra assai, nella quale Abner con la gente d'Israele fu sconfitto dalla gente di Davide.
V'erano quivi i tre figliuoli di Tseruia, Joab, Abishai ed Asael; e Asael era di piè veloce come una gazzella della campagna.
Asael si mise ad inseguire Abner; e, dandogli dietro, non si voltava né a destra né a sinistra.
Abner, guardandosi alle spalle, disse: "Sei tu, Asael?" Quegli rispose: "Son io".
E Abner gli disse: "Volgiti a destra o a sinistra, afferra uno di que' giovani, e prenditi le sue spoglie!" Ma Asael non volle cessare dall'inseguirlo.
E Abner di bel nuovo gli disse: "Cessa dal darmi dietro! Perché obbligarmi a inchiodarti al suolo? Come potrei io poi alzar la fronte dinanzi al tuo fratello Joab?"
Ma quegli si rifiutò di cambiare strada; allora Abner con la estremità inferiore della lancia lo colpì nell'inguine, sì che la lancia lo passò da parte a parte. Asael cadde e morì in quello stesso luogo; e quanti passavano dal punto dov'egli era caduto morto, si fermavano.
Ma Joab e Abishai inseguirono Abner; e il sole tramontava quando giunsero al colle di Amma, ch'è dirimpetto a Ghiah, sulla via del deserto di Gabaon.
E i figliuoli di Beniamino si radunarono dietro ad Abner, formarono un corpo, e si collocarono in vetta a una collina.
Allora Abner chiamò Joab e disse: "La spada divorerà ella in perpetuo? Non sai tu che alla fine ci sarà dell'amaro? Quando verrà dunque il momento che ordinerai al popolo di non dar più la caccia ai suoi fratelli?"
Joab rispose: "Com'è vero che Dio vive, se tu non avessi parlato, il popolo non avrebbe cessato d'inseguire i suoi fratelli prima di domani mattina".
Allora Joab suonò la tromba, e tutto il popolo si fermò, senza più inseguire Israele, e cessò di combattere.
Abner e la sua gente camminarono tutta quella notte per la campagna, passarono il Giordano, attraversarono tutto il Bithron e giunsero a Mahanaim.
Joab tornò anch'egli dall'inseguire Abner; e, radunato tutto il popolo, risultò che della gente di Davide mancavano diciannove uomini ed Asael.
Ma la gente di Davide aveva ucciso trecento sessanta uomini de' Beniaminiti e della gente di Abner.
Poi portaron via Asael e lo seppellirono nel sepolcro di suo padre, a Bethlehem. Poi Joab e la sua gente camminaron tutta la notte; e il giorno spuntava, quando giunsero a Hebron.