Commento, spiegazione e studio di Abdia 1:12-18, verso per verso
Ah! non ti pascer lo sguardo del giorno del tuo fratello, del giorno della sua sventura. Non gioire de' igliuoli di Giuda il giorno della loro ruina; e non parlare con tanta arroganza nel giorno della distretta.
Non entrare per la porta del mio popolo il giorno della sua calamità; non pascerti lo sguardo, anche tu, della sua afflizione il giorno della sua calamità; e non metter le mani sulle sue sostanze il giorno della sua calamità.
Non ti fermare sui bivi per sterminare i suoi fuggiaschi; e non dare in man del nemico i suoi superstiti, nel giorno della distretta!
Poiché il giorno dell'Eterno è vicino per tutte le nazioni; come hai fatto, così ti sarà fatto; le tue azioni ti ricadranno sul capo.
Poiché come voi avete bevuto sul mio monte santo, così berranno tutte le nazioni, del continuo; erranno, inghiottiranno, e saranno come se non fossero mai state.
Ma sul monte di Sion vi saranno degli scampati, ed esso sarà santo; e la casa di Giacobbe riavrà le sue possessioni.
La casa di Giacobbe sarà un fuoco, e la casa di Giuseppe una fiamma; e la casa d'Esaù come stoppia, ch'essi incendieranno e divoreranno: e nulla più rimarrà della casa d'Esaù, perché l'Eterno ha parlato.