Commento, spiegazione e studio di Atti degli Apostoli 11:3-18, verso per verso
Tu sei entrato da uomini incirconcisi, e hai mangiato con loro.
Ma Pietro prese a raccontar loro le cose per ordine fin dal principio, dicendo:
Io ero nella città di Ioppe in preghiera, ed in un'estasi, ebbi una visione; una certa cosa simile a un gran lenzuolo tenuto per i quattro capi, scendeva giù dal cielo, e veniva fino a me;
ed io, fissatolo, lo considerai bene, e vidi i quadrupedi della terra, le fiere, i rettili, e gli uccelli del cielo.
E udii anche una voce che mi diceva:
Ma io dissi: In niun modo, Signore; poiché nulla d'immondo o di contaminato mi è mai entrato in bocca.
Ma una voce mi rispose per la seconda volta dal cielo:
E ciò avvenne per tre volte; poi ogni cosa fu ritirata in cielo.
Ed ecco che in quell'istante tre uomini, mandatimi da Cesarea, si presentarono alla casa dov'eravamo.
E lo Spirito mi disse che andassi con loro, senza farmene scrupolo. Or anche questi sei fratelli vennero meco, ed entrammo in casa di quell'uomo.
Ed egli ci raccontò come avea veduto l'angelo che si era presentato in casa sua e gli avea detto: Manda a Ioppe, e fa chiamare Simone, soprannominato Pietro;
il quale ti parlerà di cose, per le quali sarai salvato tu e tutta la casa tua.
E come avevo cominciato a parlare, lo Spirito Santo scese su loro, com'era sceso su noi da principio.
Mi ricordai allora della parola del Signore, che diceva:
Se dunque Iddio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato anche a noi che abbiam creduto nel Signor esù Cristo, chi ero io da potermi opporre a Dio?
Essi allora, udite queste cose, si acquetarono e glorificarono Iddio, dicendo: Iddio dunque ha dato il ravvedimento anche ai Gentili affinché abbiano vita.