Commento, spiegazione e studio di Atti degli Apostoli 16:10-17, verso per verso
E com'egli ebbe avuta quella visione, cercammo subito di partire per la Macedonia, tenendo per certo che Dio ci avea chiamati là, ad annunziar loro l'Evangelo.
Perciò, salpando da Troas, tirammo diritto, verso Samotracia, e il giorno seguente verso Neapoli;
e di là ci recammo a Filippi, che è città primaria di quella parte della Macedonia, ed è colonia romana; dimorammo in quella città alcuni giorni.
E nel giorno di sabato andammo fuori della porta, presso al fiume, dove supponevamo fosse un luogo d'orazione; e postici a sedere, parlavamo alle donne ch'eran quivi radunate.
E una certa donna, di nome Lidia, negoziante di porpora, della città di Tiatiri, che temeva Dio, ci stava ad ascoltare; e il Signore le aprì il cuore, per renderla attenta alle cose dette da Paolo.
E dopo che fu battezzata con quei di casa, ci pregò dicendo: Se mi avete giudicata fedele al Signore, entrate in casa mia, e dimoratevi. E ci fece forza.
E avvenne, come andavamo al luogo d'orazione, che incontrammo una certa serva, che avea uno spirito indovino e con l'indovinare procacciava molto guadagno ai suoi padroni.
Costei, messasi a seguir Paolo e noi, gridava: Questi uomini son servitori dell'Iddio altissimo, e vi annunziano la via della salvezza.