Commento, spiegazione e studio di Atti degli Apostoli 20:19-31, verso per verso
servendo al Signore con ogni umiltà, e con lacrime, fra le prove venutemi dalle insidie dei Giudei;
come io non mi son tratto indietro dall'annunziarvi e dall'insegnarvi in pubblico e per le case, cosa alcuna di quelle che vi fossero utili,
scongiurando Giudei e Greci a ravvedersi dinanzi a Dio e a credere nel Signor nostro Gesù Cristo.
Ed ora, ecco, vincolato nel mio spirito, io vo a Gerusalemme, non sapendo le cose che quivi mi avverranno;
salvo che lo Spirito Santo mi attesta in ogni città che legami ed afflizioni m'aspettano.
Ma io non fo alcun conto della vita, quasi mi fosse cara, pur di compiere il mio corso e il ministerio che ho ricevuto dal Signor Gesù, che è di testimoniare dell'Evangelo della grazia di Dio.
Ed ora, ecco, io so che voi tutti fra i quali sono passato predicando il Regno, non vedrete più la mia faccia.
Perciò io vi protesto quest'oggi che son netto del sangue di tutti;
perché io non mi son tratto indietro dall'annunziarvi tutto il consiglio di Dio.
Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, la quale egli ha acquistata col proprio sangue.
Io so che dopo la mia partenza entreranno fra voi de' lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge;
e di fra voi stessi sorgeranno uomini che insegneranno cose perverse per trarre i discepoli dietro a sé.
Perciò vegliate, ricordandovi che per lo spazio di tre anni, notte e giorno, non ho cessato d'ammonire ciascuno con lacrime.