Commento, spiegazione e studio di Atti degli Apostoli 26:12-21, verso per verso
Il che facendo, come andavo a Damasco con potere e commissione de' capi sacerdoti,
io vidi, o re, per cammino a mezzo giorno, una luce dal cielo, più risplendente del sole, la quale lampeggiò intorno a me ed a coloro che viaggiavan meco.
Ed essendo noi tutti caduti in terra, udii una voce che mi disse in lingua ebraica:
E io dissi: Chi sei tu, Signore? E il Signore rispose:
Perciò, o re Agrippa, io non sono stato disubbidiente alla celeste visione;
ma, prima a que' di Damasco, poi a Gerusalemme e per tutto il paese della Giudea e ai Gentili, ho annunziato che si ravveggano e si convertano a Dio, facendo opere degne del ravvedimento.
Per questo i Giudei, avendomi preso nel tempio, tentavano d'uccidermi.