Commento, spiegazione e studio di Atti degli Apostoli 5:26-33, verso per verso
Allora il capitano del tempio, con le guardie, andò e li menò via, non però con violenza, perché temevano d'esser lapidati dal popolo.
E avendoli menati, li presentarono al Sinedrio; e il sommo sacerdote li interrogò,
dicendo: Noi vi abbiamo del tutto vietato di insegnare in cotesto nome; ed ecco, avete riempita erusalemme della vostra dottrina, e volete trarci addosso il sangue di cotesto uomo.
Ma Pietro e gli altri apostoli, rispondendo, dissero: Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini.
L'Iddio de' nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi uccideste appendendolo al legno.
Esso ha Iddio esaltato con la sua destra, costituendolo Principe e Salvatore, per dare ravvedimento a sraele, e remission dei peccati.
E noi siam testimoni di queste cose; e anche lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che gli ubbidiscono.
Ma essi, udendo queste cose, fremevano d'ira, e facevan proposito d'ucciderli.