Commento, spiegazione e studio di Atti degli Apostoli 7:23-53, verso per verso
Ma quando fu pervenuto all'età di quarant'anni, gli venne in animo d'andare a visitare i suoi fratelli, i figliuoli d'Israele.
E vedutone uno a cui era fatto torto, lo difese e vendicò l'oppresso, uccidendo l'Egizio.
Or egli pensava che i suoi fratelli intenderebbero che Dio li voleva salvare per mano di lui; ma essi non l'intesero.
E il giorno seguente egli comparve fra loro, mentre contendevano, e cercava di riconciliarli, dicendo: O uomini, voi siete fratelli, perché fate torto gli uni agli altri?
Ma colui che facea torto al suo prossimo lo respinse dicendo: Chi ti ha costituito rettore e giudice su noi?
Vuoi tu uccider me come ieri uccidesti l'Egizio?
A questa parola Mosè fuggì, e dimorò come forestiero nel paese di Madian, dove ebbe due figliuoli.
E in capo a quarant'anni, un angelo gli apparve nel deserto del monte Sinai, nella fiamma d'un pruno ardente.
E Mosè, veduto ciò, si maravigliò della visione; e come si accostava per osservare, si fece udire questa voce del Signore:
Io son l'Iddio de' tuoi padri, l'Iddio d'Abramo, d'Isacco e di Giacobbe. E Mosè, tutto tremante, non ardiva osservare.
E il Signore gli disse: Sciogliti i calzari dai piedi; perché il luogo dove stai è terra santa.
Certo, io ho veduto l'afflizione del mio popolo che è in Egitto, e ho udito i loro sospiri, e son disceso per liberarli; or dunque vieni; io ti manderò in Egitto.
Quel Mosè che aveano rinnegato dicendo: Chi ti ha costituito rettore e giudice? Iddio lo mandò loro come capo e come liberatore con l'aiuto dell'angelo che gli era apparito nel pruno.
Egli li condusse fuori, avendo fatto prodigi e segni nel paese di Egitto, nel mar Rosso e nel deserto per quaranta anni.
Questi è il Mosè che disse ai figliuoli d'Israele: Il Signore Iddio vostro vi susciterà un Profeta d'infra i vostri fratelli, come me.
Questi è colui che nell'assemblea del deserto fu con l'angelo che gli parlava sul monte Sinai, e co' adri nostri, e che ricevette rivelazioni viventi per darcele.
A lui i nostri padri non vollero essere ubbidienti, ma lo ripudiarono, e rivolsero i loro cuori all'Egitto,
dicendo ad Aronne: Facci degl'iddii che vadano davanti a noi; perché quant'è a questo Mosè che ci ha condotti fuori del paese d'Egitto, noi non sappiamo quel che ne sia avvenuto.
E in quei giorni fecero un vitello, e offersero un sacrificio all'idolo, e si rallegrarono delle opere delle loro mani.
Ma Dio si rivolse da loro e li abbandonò al culto dell'esercito del cielo, com'è scritto nel libro dei profeti: Casa d'Israele, mi offriste voi vittime e sacrifici durante quarant'anni nel deserto?
Anzi, voi portaste la tenda di Moloc e la stella del dio Romfàn, immagini che voi faceste per adorarle. Perciò io vi trasporterò al di là di Babilonia.
Il tabernacolo della testimonianza fu coi nostri padri nel deserto, come avea comandato Colui che avea detto a Mosè che lo facesse secondo il modello che avea veduto.
E i nostri padri, guidati da Giosuè, ricevutolo, lo introdussero nel paese posseduto dalle genti che Dio scacciò d'innanzi ai nostri padri. Quivi rimase fino ai giorni di Davide,
il quale trovò grazia nel cospetto di Dio, e chiese di preparare una dimora all'Iddio di Giacobbe.
Ma Salomone fu quello che gli edificò una casa.
L'Altissimo però non abita in templi fatti da man d'uomo, come dice il profeta:
Il cielo è il mio trono, e la terra lo sgabello de' miei piedi. Qual casa mi edificherete voi? dice il ignore; o qual sarà il luogo del mio riposo?
Non ha la mia mano fatte tutte queste cose?
Gente di collo duro e incirconcisa di cuore e d'orecchi, voi contrastate sempre allo Spirito Santo; ome fecero i padri vostri, così fate anche voi.
Qual dei profeti non perseguitarono i padri vostri? E uccisero quelli che preannunziavano la venuta del iusto, del quale voi ora siete stati i traditori e gli uccisori;
voi, che avete ricevuto la legge promulgata dagli angeli, e non l'avete osservata.