Commento, spiegazione e studio di Atti degli Apostoli 7:35-60, verso per verso
Quel Mosè che aveano rinnegato dicendo: Chi ti ha costituito rettore e giudice? Iddio lo mandò loro come capo e come liberatore con l'aiuto dell'angelo che gli era apparito nel pruno.
Egli li condusse fuori, avendo fatto prodigi e segni nel paese di Egitto, nel mar Rosso e nel deserto per quaranta anni.
Questi è il Mosè che disse ai figliuoli d'Israele: Il Signore Iddio vostro vi susciterà un Profeta d'infra i vostri fratelli, come me.
Questi è colui che nell'assemblea del deserto fu con l'angelo che gli parlava sul monte Sinai, e co' adri nostri, e che ricevette rivelazioni viventi per darcele.
A lui i nostri padri non vollero essere ubbidienti, ma lo ripudiarono, e rivolsero i loro cuori all'Egitto,
dicendo ad Aronne: Facci degl'iddii che vadano davanti a noi; perché quant'è a questo Mosè che ci ha condotti fuori del paese d'Egitto, noi non sappiamo quel che ne sia avvenuto.
E in quei giorni fecero un vitello, e offersero un sacrificio all'idolo, e si rallegrarono delle opere delle loro mani.
Ma Dio si rivolse da loro e li abbandonò al culto dell'esercito del cielo, com'è scritto nel libro dei profeti: Casa d'Israele, mi offriste voi vittime e sacrifici durante quarant'anni nel deserto?
Anzi, voi portaste la tenda di Moloc e la stella del dio Romfàn, immagini che voi faceste per adorarle. Perciò io vi trasporterò al di là di Babilonia.
Il tabernacolo della testimonianza fu coi nostri padri nel deserto, come avea comandato Colui che avea detto a Mosè che lo facesse secondo il modello che avea veduto.
E i nostri padri, guidati da Giosuè, ricevutolo, lo introdussero nel paese posseduto dalle genti che Dio scacciò d'innanzi ai nostri padri. Quivi rimase fino ai giorni di Davide,
il quale trovò grazia nel cospetto di Dio, e chiese di preparare una dimora all'Iddio di Giacobbe.
Ma Salomone fu quello che gli edificò una casa.
L'Altissimo però non abita in templi fatti da man d'uomo, come dice il profeta:
Il cielo è il mio trono, e la terra lo sgabello de' miei piedi. Qual casa mi edificherete voi? dice il ignore; o qual sarà il luogo del mio riposo?
Non ha la mia mano fatte tutte queste cose?
Gente di collo duro e incirconcisa di cuore e d'orecchi, voi contrastate sempre allo Spirito Santo; ome fecero i padri vostri, così fate anche voi.
Qual dei profeti non perseguitarono i padri vostri? E uccisero quelli che preannunziavano la venuta del iusto, del quale voi ora siete stati i traditori e gli uccisori;
voi, che avete ricevuto la legge promulgata dagli angeli, e non l'avete osservata.
Essi, udendo queste cose, fremevan di rabbia ne' loro cuori e digrignavano i denti contro di lui.
Ma egli, essendo pieno dello Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio,
e disse: Ecco, io vedo i cieli aperti, e il Figliuol dell'uomo in piè alla destra di Dio.
Ma essi, gettando di gran gridi, si turarono gli orecchi, e tutti insieme si avventarono sopra lui;
e cacciatolo fuor della città, si diedero a lapidarlo; e i testimoni deposero le loro vesti ai piedi di un giovane, chiamato Saulo.
E lapidavano Stefano che invocava Gesù e diceva: Signor Gesù, ricevi il mio spirito.
Poi, postosi in ginocchio, gridò ad alta voce: Signore, non imputar loro questo peccato. E detto questo si addormentò.