RIFLESSI

Passando per molte utilissime osservazioni, che in relazione al governo della Chiesa, potrebbe trarre da questo Capitolo; Pregherò solo il Lettore, di fare un miglioramento generale dall'insieme, rispetto a ciò che l'Apostolo chiama qui profetizzare, o predicare. L'assurdità che egli mostra nascere dalla predicazione in una lingua sconosciuta, non è certo più lampante di quella di predicare in uno stile e in un linguaggio, inadatti alle capacità degli ascoltatori, anch'essi poco meno sconosciuti.

Niente può essere più evidente, che l'intero disegno del Vangelo è quello di annunciare all'uomo caduto, peccatore, novelle di Salvezza. Quando gli angeli scesero dal cielo per raccontare a un mondo perduto la venuta di un Salvatore; la loro predicazione era breve, ma esauriente, ecco! (dissero) vi portiamo una lieta novella di grande gioia, che sarà per tutte le persone. Poiché oggi vi è nato, nella città di Davide, un Salvatore, che è Cristo Signore.

Ma supponiamo che quegli angeli avessero portato quelle notizie in una lingua, in un mondo perduto, che nessuno capiva; di che importanza sarebbe stato il loro messaggio? Quando un predicatore parla in uno stile di studiata eleganza, periodi altisonanti e parole floride, che l'ascoltatore non può capire; a che giova tutta la somma e la sostanza del suo sermone? E allo stesso modo, quando il discorso è diretto a dilungarsi sulla grande eccellenza della virtù e sulla felicità che sorgerà dall'adempimento di tutti gli alti doveri della vita; e quando un povero peccatore, col cuore peccaminoso, addolorato, spezzato, sente parlare di questa beatitudine, ma è cosciente di non aver fatto nulla per meritarla, ma tutta la sua vita meritando il contrario, in punizione; di che utilità possono rivelarsi simili predicatori a un'anima ferita come la sua? Se davvero, i predicatori avevano a che fare con ascoltatori non peccatori e contaminati, che non si preoccupavano del peccato, perché non avevano nessuno di cui rispondere; poi, lo confesso, i saggi morali, come vengono chiamati, e le arringhe sulla bellezza della virtù, potrebbero fare molto bene a divertire e gratificare l'orgoglio della natura umana.

Ma, fratello mio! mio fratello! Se ogni uomo è peccatore davanti a Dio, e ogni uomo, come dichiarano solennemente le Scritture, ha bisogno di salvezza; Oh! quanto deve essere necessario predicare Cristo chiaramente, pienamente, completamente. Ogni predicatore, sensibile alla piaga del proprio cuore (e chi non avverte la piaga del proprio cuore, non è degno di essere predicatore per gli altri), dirà piuttosto, come dice Paolo, dire cinque parole con la sua comprensione, e per essere compreso anche dagli altri, di diecimila parole in una lingua sconosciuta. Signore Gesù! tappa la bocca di chi corre senza essere inviato: chi predica non sa cosa! Ma oh! manda Pastori secondo il tuo cuore, che pasceranno il tuo popolo con conoscenza e intelligenza.

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