RIFLESSI

LETTORE! diamo un'occhiata in più al patriarca Davide morente mentre leggiamo la sua storia in questa chiusura, e raccogliamo da essa quelle lezioni interessanti che offre così tanto. Che vita fu presa nel complesso, sebbene così abbondantemente distinta con il favore divino. Non potrebbe, come un altro patriarca di tempi ancora più antichi, prendere la sua lingua e dire: Pochi e malvagi sono stati i giorni degli anni della mia vita.

Se seguiamo il filo della sua storia dall'ovile al trono, e lo guardiamo in ogni punto di vista, e in ogni personaggio, pubblico o privato che sia, tracciamo una vita di perenne ansia, affanno e dolore. E se non gli fosse stata data un'abbondanza di grazia e forza adeguate, i persecutori di Saulo nei suoi primi giorni, e i dolori strazianti indotti dalla condotta dei suoi figli empi nelle fasi successive della sua vita, avrebbero bevuto il suo spiriti.

Ma Lettore! in mezzo a tutte queste cose, quale carattere bello, interessante e altamente rifinito, nella parte devozionale della vita di Davide, lo Spirito Santo presenta alla chiesa. E mentre il fedele resoconto che si fa della vergognosa caduta del patriarca, e delle turpi offese da lui commesse, è portato avanti senza il minimo riserbo, per mostrare ciò che l'uomo, anche il migliore degli uomini, è in se stesso; come un esempio illustre, nella sua guarigione per grazia onnipotente, è offerto per mostrare ciò che lo stesso uomo è, quando è sotto la potente opera della salvezza da parte di Dio.

Lascia che i migliori dei santi si sentano profondamente umiliati mentre leggono le terribili trasgressioni di Davide. Lascia che i peggiori peccatori sentano le loro anime sollevate con ogni incoraggiante speranza mentre vedono le sue trasgressioni allontanate dalla redenzione del patto in Gesù. Oh! tu fonte, e fonte, e autore e perfezionatore di tutte le nostre gioie, tutte le nostre benedizioni, tutte le nostre speranze, temporali, spirituali ed eterne: come potremo anche solo udire il tuo nome, benedetto, benedetto Gesù, ma con estasi! sicuramente il suo profumo eterno sarà come unguento versato.

Un pensiero in più lascia che sia lo Scrittore che il Lettore si concedano, prima di chiudere questo libro di Dio. Soffermiamoci sui suoi sacri contenuti, e mentre tracciamo una cronaca di tante generazioni e di tanti avvenimenti, tutti compresi in così poco raggio, consideriamo solennemente la natura insignificante di tutte le cose quaggiù, e la totale insignificanza dell'uomo sulla terra. Ecco infatti il ​​record di molte generazioni.

Ma dove sono le generazioni stesse; per non parlare delle migliaia di grandi della terra che hanno tenuto il mondo in soggezione mentre vivevano, il cui stesso memoriale è perito con loro! Lettore! Sia la nostra saggezza, dalla contemplazione di tali uomini e cose, di passare a un argomento più luminoso, che non è né soggetto a decadenza, né ad essere dimenticato. In Gesù vediamo colui che comprende in se stesso, nella propria persona e nella pienezza del suo ufficio, come Redentore del suo popolo, tutto ciò di cui possono aver bisogno i desideri più sconfinati per costituire la felicità nel tempo e per tutta l'eternità .

È tuo, benedetto Gesù, vivere per sempre in mezzo alle circostanze morenti di tutte le cose intorno; poiché tu sei sia la vita che la luce di tutte le cose; e come il Padre ha la vita in se stesso, così ha dato al Figlio di avere la vita in se stesso, perché tu sei il Figlio dell'uomo; perché tu sei la vita di tutto il tuo popolo; e poiché tu vivi, in te vivono anche loro. Preziosa considerazione sotto tutti i nostri cambiamenti, nella vita e nella morte.

Ecco dunque, Signore benedetto, che si riposino Scrittore e Lettore. L'amore, la lode, il servizio, l'adorazione di ogni creatura, angeli e uomini, sono tuoi. A te tutto il tuo arco redento; anzi, ogni potere è tuo in cielo e in terra. Salutiamo il tuo nome tra le cronache dei mondi, e l'ascesa e la caduta delle nazioni e degli imperi. Tu solo sei degno di possedere il dominio universale. A te appartiene in modo peculiare come Figlio di Dio infinitamente saggio, santo, glorioso, eterno.

E nel tuo glorioso ufficio di Redentore e Mediatore della tua chiesa, tutti i riscattati del tuo sangue ti adorano, il Signore Geova, nostra giustizia per sempre. A te, benedetto Gesù, unito al Padre e allo Spirito Santo, come unico eterno Dio e coautore della creazione, della redenzione, della santificazione e della gloria, possa insieme Scrittore e Lettore, con tutta la Chiesa di sopra e sotto, portano le loro offerte di amore e di lode per sempre. Amen.

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