Hawker's Poor man's commento
1 Pietro 1:2
Eletti secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, all'obbedienza e all'aspersione del sangue di Gesù Cristo: grazia a voi e pace, moltiplicate.
Lettore! più spesso leggo questo prezioso versetto, più la mia anima resta impressa dalle sublimi verità in esso contenute. C'è mai stata una forma di parole scelta, o può essere scelta, per esprimere le verità più semplici e palpabili, che è qui usata; sia per mostrare e manifestare l'esistenza delle tre distinte personalità della Divinità, e dei loro distinti ruoli di ufficio, come rivelati alla Chiesa di Dio in Cristo? Che cosa può provare più pienamente l'operazione congiunta dei Santi Tre in Uno, definendo la loro distinta personalità; e, nello stesso tempo, che cosa manifestano più pienamente la loro unità in tutta l'essenzialità e il disegno, e nelle loro tendenze misericordiose verso la Chiesa? Consideriamo brevemente ciascuno.
Eletti, secondo la prescienza di Dio Padre. Questa prescienza non significa semplicemente quella perfezione divina che comprende un'intima conoscenza di tutte le cose e che ha relazione con tutto ciò che è passato, presente e futuro; ma pre-nomina, scelta, elezione, scopo, volontà e piacere. E quindi ha un riferimento speciale a quanto è uniformemente ascritto, in tutte le Scritture, all'atto personale di Dio Padre, nell'economia della grazia.
L'apostolo Paolo ha una frase simile, quando parlando con particolare riguardo all'atto personale di Dio Padre, gli attribuisce l'elezione della Chiesa di Dio in Cristo. Secondo (dice lui) come ha scelto la Chiesa in lui prima della fondazione del mondo, Efesini 1:4
Il successivo atto di grazia di cui si accorge l'Apostolo è nello stesso diretto riferimento alla Persona di Dio Spirito Santo: mediante la santificazione dello Spirito. Qui è evidentemente inclusa la graziosa opera dello Spirito Santo, sotto tutti i rami del suo potere sovrano, nella rigenerazione; e tutte le benedizioni della vita spirituale che ne derivano. E, in questa distinta agenzia dello Spirito Santo, la Persona e la Divinità del Signore lo Spirito, che fluiscono dallo stesso amore e compiacenza alla Chiesa come il Padre, sono ugualmente ed espressamente ascritte a Lui, come suo proprio libero, misericordioso e atti sovrani.
La terza enumerazione della grazia è in riferimento al Signore Gesù Cristo, sotto i due grandi rami del suo amore alla sua Chiesa, cioè, la sua obbedienza e la sua morte, che l'Apostolo chiama con le parole, all'obbedienza e all'aspersione del sangue di Gesù Cristo. Alcuni si sono azzardati a fare l'applicazione di questa obbedienza, come se si intendesse l'obbedienza del popolo di Cristo. Ma senza dire che tutta l'obbedienza delle creature non sono che effetti di grazia, e non in alcuna parte causa di salvezza; quanto sarebbe sconveniente e sconveniente introdurre qualcosa che appartiene alla creatura, in mezzo a quegli atti alti e distintivi di sovrana grazia e misericordia, che appartengono solo a Dio, e che Dio nel suo triplice carattere di Persona ha mostrato il Chiesa? Sicuramente niente può essere più semplice ed evidente, che il Signore lo Spirito, per mezzo del suo servo l'Apostolo, sta qui dichiarando alla Chiesa la verità fondante della nostra santa fede, dell'esistenza delle Tre Persone nella Divinità; e che per questi atti distinti di grazia, sono conosciuti nella Chiesa: e, che sono entrati reciprocamente in questo patto-impegno l'uno con l'altro, per il compimento di quelle opere di grazia alla Chiesa.
E quindi la benedizione che segue viene da quelle sante Persone unite; il che, se si ammettesse in mezzo l'obbedienza della creatura, vi renderebbe sconveniente la grazia e la pace moltiplicata.
Se il Lettore mi concederà un momento, per offrire una breve riflessione a proposito, mentre andiamo, direi, su questo benedetto versetto di Dio dell'Apostolo (che è un epitome, o compendio di tutte le cose preziose di la nostra santa fede;) quale disposizione piena e completa è fatta qui allo stesso tempo, da e nelle stesse Persone della Divinità, per la sicurezza e il benessere presenti ed eterni di tutta la Chiesa di Dio? La scelta del Padre, in cui non può esserci cambiamento.
L'obbedienza e il sangue del Figlio, a cui nulla può essere aggiunto, è della stessa eterna efficacia, ieri, oggi e sempre. E la grazia rigenerante, santificante dello Spirito Santo, rinnovatrice e santificante, e mantenendola eternamente, per la quale gli eletti in Cristo sono benedetti nel tempo e benedetti per tutta l'eternità! Oh! la preziosità di questa Scrittura!
E che miserabile allontanarsi da questo patto eterno, che in ogni cosa è ordinato e sicuro, deve essere quello che alcuni uomini amano tanto, ma che nessuno di loro mai trovato potrebbe rendere felice; che queste grandi fonti non agiscono che come cause procacciatrici, per portare gli uomini alla capacità di fare qualcosa per la propria salvezza; affinché la loro obbedienza, unita all'aspersione del sangue di Cristo, diventi causa unitaria della loro accoglienza.
E così, non fanno più della grande e compiuta salvezza di Cristo, della rigenerazione del cuore per opera dello Spirito Santo e dell'amore eterno del Padre nella scelta della Chiesa, per essere santi e irreprensibili davanti a lui nella amore; piuttosto che quella di vampare e rispolverare di nuovo la vecchia natura, e inviarla una seconda volta, in un'occasione, affinché il libero arbitrio dell'uomo possa unirsi alla grazia di Dio, e così la prima disobbedienza dell'uomo con la caduta, sia riparata dal dopo bene comportamento del peccatore; e Cristo e lui condividono insieme i meriti della vita eterna e della salvezza? Lettore! cosa ne pensi di questo? Ci avventureresti con la tua anima? Penseresti che una giustizia come questa sia sicura per entrare nell'eternità? Andresti avanti alla chiamata di Dio nel mondo eterno con una copertura così fragile? Lettore!
Ma in quanti cuori regna un tale errore, in quante congregazioni un tale errore viene insegnato in questo giorno terribile, io parto col Signore. Mi basti portare, così pubblicamente, la mia testimonianza contro di essa.