RIFLESSI

La mia anima! soffermati sulla lettura di questo capitolo e contempla in quale varietà di punti di vista puoi trarre un miglioramento spirituale da esso sotto l'insegnamento dello Spirito benedetto.

Nel terribile personaggio di Geroboamo, impara la verità su quella solenne scrittura; sebbene sia mostrato favore ai malvagi; tuttavia non imparerà la giustizia; nel paese della rettitudine agirà ingiustamente e non vedrà la maestà del Signore.

Nel carattere del falso profeta, invecchiato nel peccato oltre che negli anni, quale rappresentazione allarmante viene offerta a quale stato disperatamente malvagio possono avanzare gli uomini, che sebbene servano in cose sante, non sentono mai il loro potere, e vivono e muoiono inconsapevoli della loro influenza.

Dal carattere dell'uomo di Dio che agisce con tale fedeltà nell'osare l'empietà di Geroboamo, e tuttavia cadendo sotto la tenue tentazione dell'ingannatore, possiamo imparare quale mescolanza di fede e incredulità costituisce il carattere dei seguaci del Signore.

Dove dunque, benedetto Gesù, sotto tutti questi punti di vista, dove dirigeremo i nostri pensieri di perfezione e di conforto se non a te? Tu sei davvero santo, innocuo, immacolato, separato dai peccatori e reso più alto dei cieli. Ecco dunque, carissimo Signore, in te e nella tua completa giustizia, possa la mia anima dirigere il suo unico riguardo per l'accettazione e per il favore. Tutti gli altari, i sacrifici, il culto, la dottrina, il governo, le ordinanze e i servizi che non guardano a te sono ugualmente falsi.

Ma in te tutto il vero servizio del santuario trova accoglienza. Come un chiodo piantato in un luogo sicuro dal maestro delle assemblee; A te, prezioso Agnello di Dio, che togli il peccato del tuo popolo, appenderei la mia vita, la mia speranza, la mia fiducia, il mio tutto!

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