(21) Ed egli tornò indietro da lui, e prese un giogo di buoi, e li uccise, e fece bollire la loro carne con gli strumenti dei buoi, e ne diede al popolo, ed essi mangiarono. Poi si alzò, andò dietro a Elia e lo serviva.

RIFLESSI

PAUSA, Lettore! su questo capitolo, e prendere un altro punto di vista, non meno vantaggioso per le nostre anime, anche se meno per l'onore del profeta, di quello che abbiamo considerato prima nella condotta di Elia. Nel primo capitolo lo abbiamo visto, infatti, forte nel Signore e nella potenza della sua potenza. Ma qui vediamo lui, e la natura umana in lui, ritrarsi davanti alla semplice apprensione della paura, e fuggendo dal posto di dovere, come se il Dio di Elia non potesse più salvare.

Ma Lettore! lascia che me lo carichi sul mio stesso cuore, mentre lo raccomando sinceramente e affettuosamente al tuo, che nessuno di noi perda di vista la dolce e benedetta lezione che lo Spirito Santo molto benevolmente ci offre alla nostra vista, nella contemplazione delle mancanze dei suoi fedeli servitori. Quando vediamo un profeta così ritrarsi di paura alla minaccia di Jezebel; o un apostolo, come Pietro, alle dipendenze di una serva; perché a che serve l'esempio in entrambi i casi, in tali eminenti seguaci del Signore, se non per insegnarci quanto siano lontani i caratteri più alti dalla perfezione? e che loro, così come noi, hanno bisogno della stessa giustizia giustificante del Signore Gesù, la cui vita santa è l'unica giustizia che è all'altezza della norma della legge divina.

Sì! carissimo, benedetto Gesù! in questo modo ci viene insegnato pienamente, e le nostre anime si rallegrano nella contemplazione, che nessuno tranne te può giustificare il tuo popolo. Nel tuo nome, o Signore, gioisca l'anima mia tutto il giorno, e nella tua giustizia mi vanti.

Raccogliamo da questo capitolo, Lettore, anche un'altra dolce lezione; e nella preziosa assicurazione che il Signore dà al suo profeta, che mentre si credeva l'unico rimasto dei servi del Signore, erano settemila; consoliamoci che anche adesso, nel presente giorno oscuro e degenerato, c'è ancora un residuo secondo l'elezione della grazia. Sì! Lettore! sebbene sia solo un residuo, e un piccolo residuo, tuttavia Gesù ha detto; Non temere piccolo gregge, è il beneplacito del tuo Padre celeste di darti il ​​regno.

Gesù lo conserverà. Perché è dono del Padre; è l'acquisto di Gesù stesso; e la conquista della grazia del suo Spirito sul cuore; e quindi deve essere preservato, e per quanto piccolo o insignificante agli occhi degli uomini, tuttavia quando il tutto verrà ad essere riunito nella gloria, formerà una moltitudine che nessun uomo può contare. Nella casa di mio Padre, (dice Gesù) ci sono molte dimore. Signore! concedi, se è la tua benedetta volontà, sia allo scrittore che al lettore, di trovarsi in quella moltitudine.

Infine. Lettore! entrambi di questo capitolo siano molto diligenti mentre leggiamo la chiamata di Eliseo, per assicurarci di rendere sicura la nostra chiamata ed elezione. Oh! perché la grazia scopra la chiamata impellente, inaspettata, immeritata e sovrana di Dio! Carissimo Gesù! passa e getta su di noi il tuo mantello: o Signore Dio dei profeti! donaci il cuore arrendevole e disponibile per seguirti al tuo richiamo.

E concedi che possiamo lasciare i buoi, le cure del mondo, il padre e la madre, e tutti i piaceri delle creature, e come Eliseo, correre dietro a te dovunque tu vada; e come Rut, a Naomi, può decidere di vivere con te e morire con te, convinta che vivere è Cristo, e morire è guadagno. Oh! per fede, fede preziosa per avere Gesù per nostra parte; poiché in lui abbiamo tutte le cose.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità