RIFLESSI

LETTORE! la lettura di questo capitolo ci fa venire in mente due riflessioni molto opposte; ma entrambi quelli che possono essere resi dolci e vantaggiosi sotto l'insegnamento del Signore. Difficilmente è possibile guardare Achab con la decisa durezza di un cuore corrotto, che né il timore dell'uomo né la misericordia di Dio si sono dimostrati sufficienti a soggiogare, ma con la più dolorosa considerazione sulla terribile condizione dei malvagi.

Fino a che punto Satana deve aver regnato e dominato nella mente di quest'uomo! Sordo a ogni pericolo: a tutte le allarmanti provvidenze di Dio intorno a lui! Sordo a tutti gli appelli della grazia e della misericordia: né mosso dagli allarmi dell'esercito di Benhadad, più che quanto riguardava la sicurezza temporale: né mosso dal grazioso messaggio di Dio, sebbene ripetuto due volte, e altrettanto spesso seguito dalla promessa liberazione: noi non sentire nulla del suo esprimere alcun senso del suo immeritevolezza; né della sua gratitudine per la grande e immeritata liberazione. Avere occhi e non vedere; e avendo orecchi e non udendo; né riguardo alle opere del Signore, né alle operazioni delle sue mani.

Ma quanto è benedetto, in mezzo a tutta l'indegnità e le continue provocazioni di Acab e del suo popolo, vedere il Signore che ancora salva il suo Israele e ricorda la sua alleanza-misericordia. Oh Signore! lascia che questi preziosi pegni del tuo amore confortino la mia anima, in mezzo a tutte le mie partenze sconsacrate e angoscianti per l'anima che continuo a fare da te. Oh, Santo Padre! lascia che non dimentichi mai quel tuo tenero, quel tuo amore impareggiabile, che, sebbene sapessi che sarei stato un trasgressore fin dal grembo materno, tuttavia non ha trattenuto tuo Figlio, il tuo unico Figlio benedetto, ma lo ha consegnato per la mia salvezza! Oh! preziosissimo Gesù! fa' che la mia anima penda per sempre su di te, nella contemplazione della tua inaudita misericordia, quando per causa mia hai sopportato la croce, disprezzato la vergogna, e ora sei seduto alla destra della Maestà in alto.

E oh! tu Spirito Santo, il Consolatore! benedetto per sempre sia il tuo amore incomparabile per me, in quanto ti sei degnato, a dispetto di tutta la mia inimicizia carnale e odio per le vie della salvezza, di cui per natura era piena tutta la mia struttura, a diventare il mio maestro e a farmi volere nel giorno della tua potenza! Oh! Signore Dio! Geova! ora regna e governa in tutto e su tutti i miei affetti, affinché mentre, come Achab, gli uomini del mondo scendono alle loro case afflitti e scontenti, io possa venire a Sion con canti di gioia eterna sul mio capo, con tutti i redenti del tuo popolo; e il dolore e il sospiro possono fuggire per sempre.

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