(55) Si alzò e benedisse ad alta voce tutta l'assemblea d'Israele, dicendo: (56)Benedetto sia il SIGNORE, che ha dato riposo al suo popolo Israele, secondo tutto ciò che aveva promesso: nessuno è venuto meno parola di tutta la sua buona promessa, che fece per mano di Mosè suo servo. (57)Il Signore nostro Dio sia con noi, come fu con i nostri padri: non ci lasci e non ci abbandoni, (58) per inclinare a lui il nostro cuore, per camminare in tutte le sue vie e per custodire i suoi comandamenti, i suoi statuti e i suoi decreti che diede ai nostri padri.

(59) E queste mie parole, con le quali ho supplicato davanti al Signore, siano vicine al Signore nostro Dio giorno e notte, affinché mantenga in ogni tempo la causa del suo servo e la causa del suo popolo Israele, come la cosa richiederà: (60) Che tutti i popoli della terra conoscano che il Signore è Dio e che non c'è nessun altro. (61) Sia dunque il tuo cuore perfetto con il Signore nostro Dio, per camminare nei suoi statuti e per osservare i suoi comandamenti, come oggi.

Avendo parlato al Signore per il popolo; ora parla di nuovo al popolo da parte del Signore; cioè, sempre con lo sguardo rivolto a Gesù, veglia in preghiera, ben certo che le benedizioni implorate verranno: Dio non si è ancora mai promesso, ma di tutte le sue buone promesse, nessuna parola è venuta meno. Così, nell'esperienza del passato, la fede trova il più grande incoraggiamento per tutto ciò che verrà. E mentre guardiamo alla fedeltà di Dio, cerchiamo in lui la grazia anche per la nostra! Questo è avere il nostro cuore perfetto con il Signore.

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