(21) E l'uomo Elkana, con tutta la sua casa, salirono per offrire al Signore il sacrificio annuale e il suo voto. (22) Ma Anna non salì; poiché ella disse a suo marito: Non salirò finché il bambino non sarà svezzato, e poi lo condurrò, affinché possa apparire davanti al Signore e lì dimorare per sempre. (23) Ed Elcana suo marito le disse: Fa' ciò che ti sembra bene; aspetta finché non l'hai svezzato; solo il Signore conferma la sua parola. Così la donna si fermò e diede da mangiare a suo figlio finché non lo svezzò.

Trattengo il Lettore solo con un'osservazione su questi versi, che è solo per osservare, che mentre le madri empie possono trovare rimprovero dalla condotta di Anna, in quanto la sua assenza dalla casa di Dio, nel suo nido, fu solo per una stagione, in ordina che possa allevare meglio questo bambino per il servizio di Dio per sempre; mentre i genitori carnali stanno alla larga con il pretesto di preoccupazioni familiari, e non vanno loro stessi né mandano i loro piccoli alla sua adorazione.

Le pie madri possono qui imparare come, quando la loro detenzione a casa è in vista della futura gloria di Dio, l'esempio di Anna diventa il loro modello. Vale la pena considerare il consiglio di Paolo, in questo caso in particolare. 1 Timoteo 5:14 .

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