(17)E i saccheggiatori uscirono dal campo dei Filistei in tre schiere: una schiera si diresse verso la via che conduce a Ofra, nel paese di Shual: (18)E un'altra schiera si diresse verso Bethoron, e un'altra schiera si volse alla via del confine che guarda alla valle di Zeboim verso il deserto. (19)Ora non si trovava un fabbro in tutto il paese d'Israele, perché i Filistei dicevano: "Per non far loro spade o lance gli Ebrei". (20)Ma tutti gli Israeliti scesero dai Filistei per affilare ciascuno la sua parte, e il suo coltro, e la sua scure e la sua zappa.

(21) Eppure avevano una lima per le zappe, e per i coltri, e per le forche, e per le asce, e per affilare i pungoli. (22) Avvenne dunque nel giorno della battaglia che non fu trovata né spada né lancia in mano a nessuno del popolo che era con Saul e Gionatan; ma fu trovato con Saul e con Gionatan suo figlio. (23) E la guarnigione dei Filistei uscì al passaggio di Micmas.

Nulla può dimostrare più pienamente lo stato basso e impoverito di Israele, di quanto qui si dice delle devastazioni del nemico, e del loro essere sprovviste anche delle comuni armi di difesa. Sembrerebbe, dal momento che non avevano un fabbro in tutti i territori d'Israele, che la politica dei Filistei nei tempi passati (probabilmente nelle guerre quando erano stati vittoriosi su Israele) li avesse costretti a non esercitare quest'arte tra di loro.

E, poiché mentre erano in pace, gli israeliti trovarono che i filistei non erano disposti ad affilare o riparare i loro strumenti di allevamento, gli israeliti non si preoccuparono di tenere in ordine le loro armi da guerra. Infatti, mentre il Signore era il loro Re e umiliava le nazioni davanti a loro, non avevano bisogno di nessuno. Ma ora, quando con il peccato hanno fatto di Dio il loro nemico, in quale stato di umiliazione sono ridotti davanti ai loro nemici! Nessuna arma (dice Dio) formata contro il suo popolo potrà prosperare.

Ma quando il suo popolo trasgredisce contro di lui, può trasformare le nostre stesse benedizioni in armi del male, e convertire i nostri agi nell'artiglieria del suo dispiacere. Vedi Isaia 54:17 . Rispetto a Deuteronomio 28:1 .

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