RIFLESSI

LETTORE, soffermiamoci sulla lettura di questo capitolo, se non fosse per altro scopo che notare la graziosa cura di un Dio dell'alleanza sul suo popolo; e osservare che sebbene molte siano le afflizioni dei giusti, tuttavia il Signore libera da tutte loro. Ma impariamo ancora da questo punto di vista, con quanta grazia lo stesso misericordioso Signore sostiene le prove del suo popolo e rende le loro spalle adatte al loro peso; che com'è il loro giorno, così sarà la loro forza.

Sicuramente nient'altro che la grazia del Signore si sarebbe potuto trovare sufficiente per sostenere la mente di Davide sotto tali gravi afflizioni. E chi, così sostenuto, ma dovette essere costretto a dire come fece; È bene per me essere stato afflitto, per apprendere i tuoi statuti? se i guai, e la malizia e la persecuzione dei nostri nemici, diventano i mezzi, nelle mani del nostro più saggio e misericordioso Dio, per portare i nostri cuori a vivere su di lui; e se, (come è molto probabile) senza questi esercizi, i nostri cuori non si trovassero così strettamente attaccati al Signore; Oh! il quale non vorrebbe essere cacciato da ogni comodità creaturale, affinché potessimo provare un così dolce e santo godimento come fece Davide, in comunione con Dio.

Ma soprattutto, dalla lettura di questo capitolo, osserviamo, Lettore, Gesù. Quel prezioso Agnello di Dio non era rappresentato in tutti i guai di Davide? Saul cacciava Davide di città in città e di luogo in luogo? e possiamo dimenticare come i forti tori di Basan lo assalirono intorno, finché la sua forza fu versata come l'acqua; e il suo cuore, come cera, si sciolse nelle sue viscere! Sì! tu carissimo Gesù, Signore e Figlio di Davide! sei stato esposto all'ira, sia dei demoni che degli uomini malvagi, nel giorno della tua calamità.

Hai sopportato una tale contraddizione dei peccatori contro te stesso; e fui portato sotto l'oppressione e la sofferenza, finché la tua vita fu resa un'offerta e un sacrificio per il peccato. Ma qui, benedetto Gesù, in vista delle tue ineguagliabili sofferenze, possa sempre collegarvi la causa. Tutto questo non era per te, ma per il tuo popolo. In mezzo a tutto eri santo, innocuo, immacolato, separato dai peccatori e innalzato al di sopra dei cieli.

E quando ti vedo in queste situazioni di prova e sofferenza, e ti vedo personificare il tuo popolo, l'erede di tutte le cose, e tuttavia non dove posare il capo; lo splendore della gloria di tuo Padre, e tuttavia il tuo volto guastò più di qualsiasi uomo: lo stupore, la lode, l'adorazione degli angeli, e tuttavia, come hai detto tu stesso, un verme e nessun uomo; un obbrobrio degli uomini, e l'emarginato del popolo! Oh! prezioso, prezioso Gesù, quale amore deve aver infiammato il tuo cuore, affinché tu diventi tutto questo, e infinitamente più di questo, anche il peccato per noi, affinché potessimo essere fatti giustizia di Dio in te.

Salve! santo Salvatore! misericordioso Signore Dio, Emanuele! aggiungi un'altra benedizione e inclina ogni cuore ad amarti, affinché ogni ginocchio si pieghi davanti a te e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre. Amen.

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