RIFLESSI

ANCHE SE ho incorporato diversi pensieri opportuni in quanto sembravano scaturire dai diversi versetti del Capitolo che si apriva davanti a me; tuttavia non ho detto tutto ciò che si potrebbe dire per devote riflessioni nella sua lettura, né ho superato la necessità di aggiungere altro. Vari sono i miglioramenti che questo capitolo offre e, sotto l'insegnamento dello Spirito benedetto, molte sono le preziose osservazioni pratiche che dovrebbero derivarne.

Chi vede l'arca di Dio come simbolo e pegno della presenza divina e degli impegni di alleanza del nostro Dio nella persona del suo diletto Figlio, ma leggendo in questo capitolo i giusti giudizi di Dio sul suo popolo in la perdita dell'arca, deve provare profonda preoccupazione per le trasgressioni del popolo in tutte le epoche, e specialmente nel presente dell'infedeltà, e delle molte pianto abominazioni della terra.

Il Signore ha consegnato l'antico Israele nelle mani dei suoi nemici per i suoi peccati; e il suo popolo Israele è ora più sicuro dai suoi giudizi? C'era una giusta causa per questa tremenda dispensazione allora, e non c'è motivo per una visita simile ora?

Voi che siete il popolo di Dio! non vi sentite profondamente toccati nella contemplazione delle miserie spirituali che sembrano incombere sulla sua chiesa? Il nostro Gesù non parla, come fece una volta alla chiesa di Efeso; Pentiti, altrimenti verrò presto da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto. Oh! se i nostri occhi fossero portati a vedere il Vangelo che ci è stato tolto: il sole che tramonta sulle nostre ordinanze, e tutti i nostri preziosi sabati e feste del Vangelo troncati: non potremmo noi, come la nuora di Eli, scrivere, Ichabod su tutto ciò che sarebbe poi rimasto, quando la gloria fosse passata.

Voi genitori di tenerezza e padroni di casa e di famiglia, notate nell'errata indulgenza di Eli la terribile conseguenza di onorare i nostri figli o le nostre famiglie davanti a Dio, e con una peccaminosa obbedienza ai desideri corrotti e alle disposizioni irreligiose di coloro che ci circondano, fate naufragio di la fede e di una buona coscienza. Se non stabiliamo la religione nelle nostre case; se trascuriamo sia con il precetto che con l'esempio di condurre i nostri piccoli all'arca della presenza di Dio nella sua casa di preghiera; se i nostri servi oi nostri figli si fanno vili e noi non li tratteniamo? Oh! pensa a Eli, guarda la fine malinconica della sua vita, e sii certo che Dio non passerà sopra le iniquità nemmeno del suo popolo.

Ma soprattutto, ministri del mio Dio, siate molto gelosi del suo onore che vi ha tanto onorato da nominarvi sentinelle sulle mura di Sion. Piangi forte! non risparmiare! alzate le vostre voci come trombe e mostrate al popolo le sue trasgressioni e alla casa d'Israele i suoi peccati. Sii molto geloso per l'arca dell'amor di Dio. E oh, tu caro Redentore! fallo, perché a te solo appartiene l'opera gloriosa, sempre caro, sempre prezioso Gesù, continua a noi la tua presenza, il tuo amore, la tua grazia che perdona, rinnova, ravviva, vivifica, fortifica e conferma.

Vorremmo dire nel linguaggio della tua santissima parola, ai santi Tre indivisi che portano testimonianza in cielo, Sorgi, o Signore, nel tuo riposo: tu e l'arca della tua forza. I tuoi sacerdoti siano rivestiti di giustizia e i tuoi santi esultino.

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