(8) Mandò dunque a radunare presso di loro tutti i capi dei Filistei e dissero: Che cosa faremo dell'arca del Dio d'Israele? Ed essi risposero: Si porti l'arca del Dio d'Israele fino a Gat. E là portarono l'arca del Dio d'Israele. (9) E avvenne che, dopo che l'ebbero portata in giro, la mano del SIGNORE fu contro la città con una grandissima distruzione: e percosse gli uomini della città, piccoli e grandi, e avevano emerodi nelle loro parti segrete.

(10) Perciò mandarono l'arca di Dio a Ekron. E avvenne che, mentre l'arca di Dio venne a Ekron, gli Ekroniti gridarono, dicendo: Ci hanno portato l'arca del Dio d'Israele, per uccidere noi e il nostro popolo. (11) Allora mandarono a radunare tutti i capi dei Filistei e dissero: «Manda via l'arca del Dio d'Israele e lasciala andare di nuovo al suo posto, perché non uccida noi e il nostro popolo, perché ci fu una distruzione mortale in tutta la città; la mano di Dio era molto pesante lì. (12) E gli uomini che non morirono furono colpiti dagli emerodi: e il grido della città salì al cielo.

Non è strano che le menti degli uomini siano così tanto persuase dai giudizi di Dio, da vedere la mano di Dio nelle loro afflizioni: e tuttavia non dovrebbero essere spinte ulteriormente umilmente a indagare sulla causa ea cercare sollievo. Ahimè, Lettore! la storia di questa malattia della mente nella cecità e nell'ignoranza indotte dalla caduta, non è limitata ai Filistei. Eliu ci dice nel libro di Giobbe, che a causa della moltitudine di oppressioni gli oppressi sono fatti piangere: ma nessuno dice: Dov'è Dio il mio creatore? Gemiti e grida anche al Cielo, usciranno e saliranno, ma non al Dio del Cielo.

La cecità regna ancora e sempre deve regnare, finché Dio, che comanda alla luce di risplendere dalle tenebre, non abbia risplenduto nel cuore. Il mondo per saggezza non ha conosciuto Dio. Vedi Giobbe 35:9 ; 2Co 4:6; 1 Corinzi 1:21 .

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