(5) Per questo motivo, quando non potevo più resistere, ho mandato a conoscere la tua fede, affinché in qualche modo il tentatore non ti tentasse e la nostra fatica fosse vana. (6) В¶ Ma ora che Timoteo è venuto da te a noi e ci ha portato la buona novella della tua fede e della tua carità, e che hai sempre buona memoria di noi, desiderando grandemente di vederci, come anche noi di vedere te: ( 7) Perciò, fratelli, siamo stati consolati per voi in tutte le nostre afflizioni e angustie dalla vostra fede: (8) Poiché ora noi viviamo, se rimanete saldi nel Signore.

(9) Per quali grazie possiamo ancora rendere a Dio per te, per tutta la gioia con cui ci rallegriamo per te davanti al nostro Dio; (10) Pregando giorno e notte con grande zelo affinché potessimo vedere il tuo volto e perfezionare ciò che manca alla tua fede?

Al giorno d'oggi del Vangelo, quando lo spirito di persecuzione è conosciuto solo di nome, è appena possibile concepire come si esercitasse la mente dei fedeli, quando, come dice qui Paolo, non poteva più fare a meno di sapere come rimasero nella fede; e come il cuore dell'Apostolo si rallegrò, per la notizia che ricevette, del bene della Chiesa. È benedetto quando la Chiesa centra tutto in Cristo.

Il minimo allontanamento da questo, sta andando fuori dalle fondamenta. Ma quando tutto riposa in Cristo, e tutto è edificato in Cristo; pace perfetta e felicità segneranno l'ordine e la gioia del popolo. Per fortuna Paolo chiama questa vita. Per ora viviamo (dice lui) se rimani saldo nel Signore.

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