Hawker's Poor man's commento
2 Cronache 2:3-10
Il messaggio qui registrato, che Salomone inviò a Hiram, è molto più particolarmente correlato di quello parallelo nel libro dei Re. Prego il Lettore di segnare questo. C'è una grandissima bellezza, così come la pietà, in quella parte del suo discorso, in cui si sforza di imprimere nella mente di Hiram idee adatte della grandezza del Signore Dio d'Israele. Chiedeva favori al re di Tiro; e il re di Tiro, poiché dovremmo sapere il contrario, aveva solo una scarsa conoscenza, se ve ne fu alcuna, riguardo al Dio d'Israele.
Eppure Salomone non si astiene dal magnificare il Signore Dio d'Israele. Dice chiaramente a Hiram che il suo Dio è al di sopra di tutti gli dei; che nessuno era degno, nessuno era in grado di costruire un'abitazione adatta al suo onore; che i cieli e il cielo dei cieli non potevano contenerlo. E sebbene Salomone non lo dica con tante parole, tuttavia è buono come lascia intendere che, se un re così grande come Salomone non potesse essere degno di costruire questa casa, cosa dovrebbe pensare Hiram di se stesso, le cui entrate e domini erano piccolo e spregevole, rispetto a quello di Salomone? Non è detto quale effetto ebbe questo messaggio sulla mente di Hiram, poiché riguardava il suo benessere eterno.
Ha funzionato così lontano con il re di Tiro, che ha prontamente concesso tutto ciò che ha chiesto. Questo potrebbe farlo dalla politica. Ma se è andato oltre, alla conversione della sua anima a Dio, deve essere lasciato indeterminato da noi. Possiamo tuttavia fin qui osservare su di esso, che quando abbiamo fatto tutto il possibile per mostrare agli altri le glorie, la bellezza, le bellezze di Gesù, per guadagnare i loro affetti ai nostri cari, se i loro cuori non sono innamorati, il nostro sarà tanto più rinfrancato ad ogni rinnovata occasione di parlare del suo amore.