Hawker's Poor man's commento
2 Re 4:3-6
Non vedo in questa rappresentazione come tutti i vasi della nostra povera natura possano essere incessantemente riempiti dall'inesauribile pienezza di Gesù, pienezza di colui che riempie tutto in tutti. Prendiamo in prestito come possiamo dai nostri vicini, i vasi più grandi per contenere i suoi doni e le sue grazie; l'olio di letizia e di misericordia li travolgerà infinitamente tutti. Intendo dire che qualunque punto di vista deriviamo dall'istruzione degli altri riguardo al Signore Gesù, tutti i vasi falliscono prima che venga meno la sua pienezza infinita.
Anzi, Gesù approfitta proprio della nostra voglia di fare dei posti vacanti per l'effusione della sua pienezza. Non posso non sperare che il Lettore impari da qui che in ogni sterilità, magrezza; e simili, la causa è in noi stessi. È l'incredulità che solleva una nuvola di difficoltà, come se l'infinita pienezza di Gesù non bastasse a rispondere ai bisogni del suo popolo.