RIFLESSI

LETTORE! vediamo, in vista di questo assedio di Samaria, un vivo emblema dello stato di angoscia dell'anima a causa del peccato. Ahimè! che carestia, non di pane e d'acqua, ma di ogni conforto, agio o soddisfazione spirituale. Nella contemplazione dell'inaspettata liberazione non c'è Gesù e la sua grande salvezza magnificamente rappresentati! come gentilmente scoperto! come trovata inaspettatamente! l'anima del peccatore, come il lebbroso mentre va da una tenda all'altra, nelle scoperte dell'amore di Gesù difficilmente può essere portata a crederlo reale. Com'è, Signore! grida continuamente, mentre entra nei godimenti della salvezza, come mai, carissimo Gesù, che tu ti sei manifestato a me e non al mondo.

Ma oh! Lettore, impariamo anche dalla terribile storia del signore incredulo, a quali eterni pericoli sono esposti i peccatori e in quali eterni orrori alla fine dovranno cadere; quando né il dono del Padre nel suo diletto Figlio, né l'amore di Gesù nel dono gratuito di se stesso, possono operare sul cuore indurito per credere alla salvezza. Quale infelicità aggravata sarà per il cuore non risvegliato e non rigenerato l'aver vissuto al suono del Vangelo, ma non aver mai considerato i suoi appelli di grazia! aver visto, come questo signore incredulo, l'abbondanza e la pienezza della redenzione, ma non averne mai preso parte.

Oh! carissimo, benedetto, prezioso Gesù! aggiungi una benedizione a tutta la tua opera compiuta, e dammi non solo di vedere e di ascoltare con i mezzi esteriori, ma di gustare e godere del benedetto potere interiore della tua verità salvifica per la salvezza della mia anima!

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