(22) Allora il messaggero andò, venne e mostrò a Davide tutto ciò per cui Joab gli aveva mandato. (23) E il messaggero disse a Davide: Certamente gli uomini hanno prevalso contro di noi, e sono usciti verso di noi nel campo, e noi siamo stati su di loro fino all'ingresso della porta. (24) E i tiratori spararono dalle mura sui tuoi servi; e alcuni dei servi del re sono morti, e anche il tuo servo Uria l'Hittita è morto.

(25) Allora Davide disse al messaggero: Di' così a Ioab: Non ti dispiaccia questa cosa, perché la spada divora l'uno come l'altro; rafforza la tua battaglia contro la città e distruggila; e incoraggia lui.

Osserva come rimase indurito il cuore di Davide. Sente della morte di Uriah, della morte di molti dei suoi valorosi servitori, interamente per questo motivo, per questo suo terribile peccato. Sente del trionfo degli ammoniti in conseguenza di ciò; eppure, in mezzo a tutto, manda solo un messaggio a Ioab, come se fosse un evento ordinario, e lo invita a essere incoraggiato. In che stato terribile si trovava adesso! Ancora indurito, insensibile e senza il minimo rimorso!

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