(1) В¶ Allora tutte le tribù d'Israele vennero da Davide a Hebron e dissero: Ecco, noi siamo le tue ossa e la tua carne. (2) Anche in passato, quando Saul era re su di noi, tu eri colui che conduceva fuori e portava in Israele; e il Signore ti disse: Tu pascerai il mio popolo Israele e sarai un capitano sopra Israele. (3) Così tutti gli anziani d'Israele vennero dal re a Hebron; e il re Davide fece alleanza con loro in Hebron davanti all'Eterno; ed essi unsero Davide re d'Israele.

Era giunto il momento in cui tutto Israele, come un solo uomo, avrebbe dovuto rivolgere gli occhi a Davide come loro re. Sebbene Davide fosse stato così a lungo allenato con difficoltà, tuttavia c'è un tempo stabilito per favorire ogni figlio e figlia di Sion. Senza dubbio a Davide sembrava molto tempo per aspettare l'adempimento delle promesse del Signore che lo riguardavano. Lettore! appare così a tutti il ​​seme spirituale di Davide! Quanto tempo, quanto tempo? è il grido fervente dell'anima risvegliata tra i suoi acuti esercizi! Ma dipende da questo, nel tuo caso, così come in quello di Davide, il tempo del Signore è il momento migliore.

Prima di quanto il Signore stabilisca, non risponderà né al tuo proposito, né alla sua gloria. Ma non c'è, oltre a questo, una bella rappresentazione dell'avanzamento del nostro Gesù alla sua corona spirituale su tutto Israele, anzi su ogni figlio e figlia del suo Israele? Dal primo momento in cui manifesta la sua grazia nel cuore, e quella promessa, di rendere il suo popolo re e sacerdoti a Dio e al Padre, si rivela all'anima, non è, come Davide, una lunga e tediosa attesa davanti a Gesù? ottiene l'intera sovranità? Proprio come Davide, dopo essere stato portato a Ebron, molte delle province si sono distinte e hanno stabilito la loro Is-Boset; così i nostri cuori troppo a lungo e troppo spesso si ribellano, creano rivali e tentano di dividere l'impero con il Signore.

Ma, benedetto Gesù, concedi che, come tutte le tribù d'Israele, il tuo popolo possa finalmente venire a te, per essere sotto il tuo pieno governo. E noi vorremmo reclamare il tuo dominio su di noi con lo stesso argomento accattivante di quello di Davide; sicuramente noi siamo le tue ossa e la tua carne; hai preso la nostra natura e ci hai sposati a te; hai combattuto anche le nostre battaglie; hai vinto il peccato, la morte, l'inferno e la tomba; e tu hai fatto tutte queste cose per noi e per la nostra salvezza; degnati dunque, carissimo Gesù, di essere nostro re e nostro Dio.

Poiché in te vediamo che il precetto dato a Mosè non può che adempiersi; tu sei il re, che il Signore nostro Dio e Padre ha scelto; tu sei tra i tuoi fratelli, e non un estraneo, perciò tu e solo tu sei adatto sia per legge che per vangelo per essere il nostro re. Vedi Deuteronomio 17:15 .

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità