Hawker's Poor man's commento
2 Timoteo 3:10-13
Prego il Lettore di notare quale benedetto sollievo lo Spirito Santo qui propone a Timoteo, dalla malinconica dichiarazione, che i versi precedenti avevano dato, nell'esempio del suo fedele servitore l'Apostolo. Il solo carattere di Paolo, bastava per abbattere tutta una schiera di eretici, e per togliere dalla mente di Timoteo, ogni preoccupazione per l'apostasia di tali personaggi. E lo stesso vale ugualmente bene ora.
Infatti quelle che sono tutte le eresie della presente generazione, ma tutte scaturite da un medesimo ceppo mortale, nella caduta dell'uomo. Variano nei loro rami, nella forma e nella forma; ma i loro cuscinetti sono tutti la stessa cosa. Appaiono diversamente alla nostra vista fioca, per ingannare più abilmente; ma tutte derivano da quell'apostasia originaria. Le gloriose Verità, dalle quali dipende l'essere stesso del Vangelo, sono così poco considerate dalla generalità dei Professori, che raramente sono ascoltate; e quando ascoltato, per la maggior parte, dalla grande massa del popolo, incredulo e chiamato in causa.
Gli uomini evitano di insistere sui tratti distintivi della nostra santa fede. Le persone amano che il loro vino si mischi con l'acqua. E troppo spesso in omaggio al prurito alle orecchie di tali uomini, le benedette dottrine, che sono la vita dell'anima, sono tenute in secondo piano.
Che sia così è evidente dall'immobilità e dalla quiete in cui è caduta la massa. Paolo dice in questo racconto di se stesso a Timoteo, che aveva conosciuto pienamente la sua dottrina, il modo di vivere, le lunghe sofferenze, le persecuzioni, le afflizioni e simili. E tutte queste oppone, al carattere di coloro che avevano una forma, ma non il potere della pietà. L'Apostolo sarebbe sfuggito a queste persecuzioni, se avesse temporeggiato con tali uomini.
Ma poiché ha semplicemente predicato Cristo nell'amore elettore di Dio Padre, l'amore fidanzante e redentore di Dio Figlio e l'amore rigeneratore di Dio Spirito, quali persecuzioni, dice l'Apostolo, ho sopportato. Ma Lettore, si è mai saputo, in qualsiasi epoca della Chiesa, che un predicatore è stato perseguitato per essersi complimentato con la bontà degli uomini a spese della verità di Dio? Il fariseo si scandalizzava mai per le esortazioni rivolte al popolo, mentre pensava, per quanto necessarie agli altri, di non volerle lui stesso.
Tutti coloro che non conoscono la piaga del proprio cuore, non apprezzeranno nessuna dottrina, che tende a portare a un livello, l'intera razza di Adamo, nell'attuale stato decaduto; e abbastanza amarezza si manifesterà da tutta quella carnagione, al Predicatore che decreta la perfezione della creatura, ed esalta solo il Salvatore. Così è altrettanto certo ora, ai giorni nostri, come ai tempi di Paolo, che tutti coloro che vivranno piamente in Cristo Gesù, saranno perseguitati.