RIFLESSI

Vedi, anima mia, nella storia di quei discepoli che Paolo incontrò a Efeso, quanto è facile avere un nome per vivere, e tuttavia essere virtualmente morti davanti a Dio. Oh! quanto sono dolci i battesimi dello Spirito. Signore, lascia che l'anima mia cerchi i tuoi battesimi quotidiani, le tue dolci unzioni, senza le quali tutte le ordinanze esteriori, per quanto buone in se stesse, non gioveranno a nulla!

Oh! per una porzione dello stesso Spirito che aveva Paolo, quando parlava con franchezza per lo spazio di tre mesi nella sinagoga, e lottava per la fede una volta consegnata ai santi. Oh! quanto fredde e languide sono le nostre argomentazioni più calde, in confronto allo zelo ardente di questo Apostolo. Voi ministri del mio Dio! Pregate Colui che ha toccato la bocca del Profeta, di toccare la vostra, affinché le parole della grazia di Dio non si congelino mentre cadono, ma poiché vi siete riscaldati, le vostre anime possano accendere gli altri e dall'abbondanza del cuore la bocca possa parlare.

Beato Signore Gesù! ti lodiamo, che anche nei giorni più bui, come qui, così ora, i tuoi miracoli di grazia sul cuore sono chiaramente distinti da tutte le contraffazioni, come quei giudei vagabondi. La tua opera, Signore Onnipotente, nella conversione, manifesta al popolo del tuo amore da tutti gli idolatri. Grande è il grido del mondo nei suoi vari schemi di perfezione creaturale. Ma, oh.! tu caro.

Signore! sostieni i tuoi servi fedeli, come hai fatto con Paolo, rendendo testimonianza alla parola della tua grazia e concedendo segni e prodigi nella conversione del cuore a Dio, per seguire un Vangelo fedelmente predicato.

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