Hawker's Poor man's commento
Atti degli Apostoli 23:6-10
Ma quando Paolo si accorse che una parte erano sadducei e gli altri farisei, nel sinedrio esclamò: Uomini e fratelli, io sono un fariseo, figlio di un fariseo: della speranza e della risurrezione dei morti sono chiamato domanda. (7) E detto questo, sorse una discordia tra i farisei e i sadducei: e la moltitudine si divise. (8) Dicono infatti i sadducei che non c'è risurrezione, né angelo, né spirito: ma i farisei confessano entrambi.
(9) E si levò un gran grido: e gli scribi che erano della parte dei farisei si alzarono e si agitarono, dicendo: Non troviamo alcun male in quest'uomo; ma se uno spirito o un angelo gli ha parlato, non lotta contro Dio. (10) E quando sorse un grande dissenso, il capo capitano, temendo che Paolo potesse essere fatto a pezzi, ordinò ai soldati di scendere, e di prenderlo con la forza di mezzo a loro, e di condurlo nel castello.
Non ho bisogno di soffermarmi sull'evidente disegno di Paolo, con questa sua dichiarazione. Né sarà necessario che io approfondisca l'argomento, di quelle ben diverse sette, di cui è consistito il presente Concilio. Ma, da qui in poi, vorrei piuttosto cogliere l'occasione per osservare, che giorno terribile deve essere stato, nella Chiesa ebraica, quando i Settanta, o Sinedrim, che formavano l'Alta Corte per il giudizio in tutte le cose sacre, erano costituiti da un tale corpo eterogeneo di uomini.
Lettore! guardate, vi prego, il racconto biblico dell'istituzione di questo Concilio da parte del Signore, come affermato nel libro dei Numeri. Presta attenzione a ciò che il Signore stesso ha detto riguardo a questo Consiglio dei Settanta degli Anziani, scelto per questo preciso scopo. Nota la promessa di Geova, di mettere il suo Spirito su di loro; e poi, guarda questo Concilio degenerato, con a capo un personaggio come Anania! Oh! che terribile cambiamento! Vedi Numeri 11:16 . Vedi anche Atti degli Apostoli 4:7 e Commentario.