RIFLESSI

LETTORE! sia il nostro miglioramento di questo benedetto Capitolo, ammirare la grazia meravigliosa, l'amore e la condiscendenza del nostro adorabile Signore Gesù; nella sua manifestazione al suo servo il Profeta: e l'effetto solenne operato sulla mente del Profeta, anche nella misericordia.

Prezioso Signore! mai il tuo popolo potrà ammirare a sufficienza l'amore stupefacente che deve essere nel tuo cuore, quando vediamo tali prove della tua attenzione verso di loro. Non è bastato, benedetto Gesù, quando verrà la pienezza dei tempi, che tu dia così prontamente e liberamente la schiena ai percossi e le tue guance a coloro che strapparono i capelli? E non era per mostrare al tuo popolo nelle varie epoche prima che arrivasse il tempo, quanto la tua anima era piegata a redimerli, e che tutto il tuo cuore era verso di loro, e pieno di amore? E a conferma di ciò, tu, caro Emanuele, hai visitato poi l'uno e poi l'altro dei tuoi santi, e hai detto loro che erano molto amati? Signore! spargere all'estero una parte di quell'amore nei nostri cuori freddi, e fa' che noi amiamo te, che ci hai amato così liberamente e così tanto!

Lettore! non chiudere questo Capitolo, né tralasciare il suo contenuto, finché non avrai debitamente meditato ciò che qui si dice della bellezza di Daniele, mutata in corruzione, agli occhi del Santo. Pensa, fratello mio peccatore, ti prego, quanto solenne, terribile, opprimente deve essere la vista aperta di Cristo nella sua gloria; Quali devono essere i sentimenti dell'anima, nel momento della morte, quando si allontana dal corpo, al primo colloquio; sì, il primo sguardo, del Signore Gesù? Sto parlando ora dei redenti di Dio; di anime veramente rigenerate, e che sono vestite della veste della stessa giustizia di Gesù.

Eppure anche con loro, quanto solenne, quanto veramente terribile e commovente! Ma se è così, pensa ancora, fratello mio, e chiedi al cuore, che cosa deve essere l'anima di colui che sale dal letto di morte senza certezza, senza la giustizia del Redentore e senza Cristo come avvocato! Quale tremore, quale pallore, quale orrore deve dunque essere sull'anima? Signore Gesù! sii tu la mia giustizia ora; e allora sarai la mia fiducia eterna, per tutta la vita, nella morte, nel giorno del giudizio e per sempre. Amen.

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