RIFLESSI

ADDIO, Mosè! fedele servitore del Dio altissimo! tu altamente favorito, altamente onorato araldo del mio sempre adorato Redentore! La tua memoria mi sarà sempre cara: poiché sotto le dolci e preziose influenze dello SPIRITO SANTO, mi hai informato di cose che non sapevo e mi hai portato alla conoscenza di verità che non ho scoperto. Ma soprattutto desidero onorare la tua memoria, agendo come maestro di scuola per portarmi a GES. Qui ti apprezzo più prezioso dell'oro; poiché tutto ciò che tende a rivelare alla mia anima la persona e la giustizia di DIO mio Salvatore, lo apprezzerei più del mio cibo necessario.

Il solo pensiero di GES accende la mia anima. E quando rilevo nella movimentata storia di Mosè, e nei suoi scritti, che egli indicò solo GES, desidero che la mia anima sia portata sempre più sotto lo SPIRITO SANTO, nel suo insegnamento per scoprire GES.

E non vedo in Mosè stesso, e in tutto il suo ministero, alquanto, che con figure deboli, o similitudini più appuntite, testimonia di GES! Se Mosè agisse come messaggero di GEOVA; divenne, all'occorrenza, profeta, sacerdote, re di Iesurun: se Mosè si frappose tra GEOVA e il popolo come Mediatore; se costui condusse fuori il popolo del SIGNORE, lo liberò dal Faraone, fece miracoli, soggiogò regni, stabiliva statuti, stabiliva decreti, dava una legge a Israele e insegnava precetti a Giacobbe; quali erano tutte queste e altrettante altre, ma tante rappresentazioni del SIGNORE GES?

Non hai tu, benedetto GES, agito come il messaggero di GEOVA, quando sei venuto nel nostro Egitto spirituale, per liberare il tuo popolo dalla prigionia? In tutto il tuo ministero, giustizia e salvezza, non eri tu il mandato, il suggellato, l'unto di tuo PADRE? E non eri tu il grande profeta, sacerdote e re del tuo popolo? Se Mosè si trovava tra GEOVA e Israele, come Mediatore, quanto più tu? perché Mosè non avrebbe mai potuto resistere, ma come tuo rappresentante, nessuno tranne te potrebbe respingere l'ira divina, o fare l'espiazione se non nel tuo sangue.

Se Mosè, agendo come ministro di GEOVA, aprì una via attraverso il Mar Rosso, cos'era questo, ma come tipico di quella via nuova e vivente, che tu hai aperto nel tuo sangue e giustizia, perché i tuoi riscattati passassero, quando montagne di peccato da ogni parte, e il nemico, come il faraone, è dietro, affrettandosi a distruggere i tuoi eletti? E se la mansuetudine di Mosè non lo abbandonò, in mezzo a tutta la contumacia, l'ingratitudine e la ribellione d'Israele, che cos'era la mansuetudine di Mosè in confronto alla tua, oh, paziente AGNELLO di DIO, che, quando eri oltraggiato, non oltraggiasti più? ma in tutti gli sviamenti, le freddezze e le partenze del tuo popolo, non lasciarlo mai né abbandonarlo, ma avendo amato i tuoi che sono nel mondo, li ami fino alla fine! Salve! tu il primo, il migliore e il capo tra diecimila! tu santo, innocuo, immacolato, separato dai peccatori e innalzato al di sopra dei cieli! Se ti dimentico, carissimo GES, che la mia destra dimentichi la sua astuzia.

Se non mi ricordo di te, lascia che la mia lingua si attacchi al palato: sì, se non ti preferisco al di sopra della mia gioia principale! E Lettore! possiate voi, e ogni anima riscattata, pubblicare il suo nome, dichiarare le sue azioni tra il popolo, attribuire grandezza al nostro CRISTO; ognuno, i padri ai figli, dichiari la sua verità!

Ed ora, lettore, avendo preso congedo da Mosè e dalle sue sacre scritture, vorrei la grazia di erigere il mio Ebenezer, che finora il Signore mi ha aiutato. Possa un DIO misericordioso accettare tutto ciò che è stato qui umilmente offerto, come Commento a quei Cinque Libri di Mosè, e che il SIGNORE ha fatto, o renderà in seguito vantaggioso per il suo popolo; poiché questo è del Signore, e del suo gli offro con tutta l'umiltà dell'anima.

E possa egli altrettanto graziosamente perdonare e cancellare tutto ciò che è sbagliato; perché è tutto mio; e desidero prendere vergogna e confusione di faccia, nel raccoglimento. E infine, prego ancora una volta di raccomandare tutto ciò che è qui offerto, al Lettore, con me stesso, e i poveri servizi alle sue preghiere, affinché un DIO dell'alleanza in CRISTO, attraverso gli influssi dello SPIRITO eterno, possa benedire e possedere abbondantemente questo debole tentativo di promuovere la gloria del SIGNORE nel cuore del Lettore, sia mentre l'indegno scrittore è risparmiato, monumento di sovrana misericordia sulla terra, sia molto tempo dopo che la mano che ora scrive, sarà tornata alla sua polvere originale. Al sacro Tre in Uno siano infinite e indivise lodi. Amen.

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