RIFLESSI

PAUSA, anima mia, su questo capitolo; e quando avrai riunito in un unico punto di vista le diverse importanti verità in esso contenute, siediti e riassumi le solenni lezioni che ti legge. Vanità delle vanità, infatti, sono tutte le occupazioni della vita umana, per quanto diversificate possano essere: perché dove Cristo non è, non può esserci nulla di solido, nulla di sostanziale. E se il mondo, in mezzo alle sue innumerevoli occupazioni e divertimenti, udisse solo la voce che parla forte e incessante in uscita, udrebbero un'eco alle parole di Salomone in ogni caso, sebbene tutti siano alla ricerca della felicità; tutti sbagliano in quella ricerca.

E che sia il ricco, o il grande, o il vanitoso, o il nobile, il vicino è lo stesso per tutti. L'abisso dice che non è in me: e il mare dice che non è con me. Non può essere ottenuto per l'oro; né l'argento sarà pesato per il suo prezzo.

Da tutte le vanità, e le follie, e le occupazioni della vita, tu, anima mia, rivolgiti a Gesù. Dice, e la verità è indiscutibile, farò ereditare sostanza a quelli che mi amano, e riempirò le loro misure. Prezioso, prezioso Gesù! sii tu la mia parte; poiché in te godrò ogni cosa. E se gli uomini parlano bene o parlano male; se le creature sorridono o si accigliano: se le mie cornici sono luminose o scure; vivace, o noioso; eppure Gesù, e la sua salvezza, è una parte su cui vivere per sempre. E su di te, Signore, quindi, possa la mia anima fissare, dimorare e gioire in te, come mio unico bene qui, e la mia felicità eterna per tutta l'eternità in seguito. Amen.

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