RIFLESSI

La mia anima! lascia che alcuni dei miglioramenti forniti da questa scrittura ti portino a contemplare il triste stato dell'uomo entro la caduta? Cosa leggiamo di questo grande re e del suo vasto impero del bene. Che pance affamate ha riempito; quali poveri nutriva: e quale miseria alleviava? Non una parola di questi atti reali. Come sarebbe stato tramandato il suo nome ai posteri se ci fossero stati dati alcuni dolci dischi come questi.

Eppure, infinitamente più alto e più illustre, era stato registrato il suo rispetto e il suo amore per DIO. Si sarebbe potuto dire che la sua corte e il suo popolo, guidati dal suo esempio, fossero pii verso DIO e pietosi verso gli uomini? Invece di questo, non si sente parlare di lui se non festa e lussuria, orgoglio e passione.

Da un tale principe passiamo a uno che era, ed è, il contrario. Sì! benedetto GES, tu sei il principe dei re della terra; e sia in impero, in amore, e potenza, e grazia e bontà, tutto il tuo popolo può desiderare. Sotto il tuo regno tutto è formato per il vero splendore, la vera felicità e gioia. Tu fai in modo che coloro che ti amano ereditino sostanza, sì durevoli ricchezze e giustizia.

Tu fai davvero una festa, una festa graziosa e spirituale, e ne sei tu stesso il cibo. E la tua festa è di condurre il tuo popolo in pascoli verdi, e dar loro da mangiare presso le acque tranquille del conforto. E a poco a poco li riporterai tutti a casa nelle tue eterne dimore di luce, gioia e felicità lassù, dove li condurrai alle sorgenti di acque vive e dove asciugherai tutte le lacrime da tutti gli occhi.

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