Hawker's Poor man's commento
Ezechiele 8:18
RIFLESSI
LETTORE! soffermiamoci sulla triste visione di questo Capitolo, nei suoi contenuti, perché è molto solenne: e consideriamo bene, la terribile rappresentazione qui data, del cuore umano! Potrebbe essere stato concepito possibile, che mentre un'intera nazione puzzava sotto i castighi del Signore, in uno dei suoi giudizi dolorosi di prigionia; che i pochi che furono salvati dalla divina misericordia, avrebbero potuto sfidare la giustizia divina, con tanta orribile empietà! Ma Lettore! in Israele si legge solo la storia di tutto il mondo, e di ogni cuore.
Questa scrittura è così vera, e così universalmente giusta, che tutto il mondo è diventato colpevole davanti a Dio. Chi conterà contro la sovranità di Dio le molte trasgressioni che sorgono in un solo cuore e in un solo giorno? Chi scriverà la moltitudine, che nell'insieme, si trova in quel giorno, in una sola città o villaggio? E chi descriverà la pazienza e la lunga sofferenza di Dio, davanti al cui sguardo e al cui occhio tutto discernimento, la grande massa delle trasgressioni umane, da tutta la terra, sale ogni giorno, e tutto il giorno, in una nuvola accumulata di audace offesa? Oh! quanto benedetto, quanto veramente benedetto quell'annuncio fatto dal Signore di se stesso, sul monte santo, quando passò e proclamò, il Signore, il Signore Dio, misericordioso e pietoso, lungo sofferente, e abbondante in bontà e verità! Prezioso Signore Gesù! come si vedono veramente in te, e nella tua grande salvezza, le prove di questa verità divina! Qui davvero la tua Chiesa vede la meravigliosa grazia e misericordia mostrate in pienezza.
In te il Signore, l'Eterno, ha mostrato che conserva misericordia per migliaia e perdona l'iniquità, la trasgressione e il peccato. In te, e mediante il tuo sangue, e la tua giustizia, il Signore ha chiaramente testimoniato che non scagiona in alcun modo il colpevole, senza un sacrificio equivalente. Signore! aiuta sia lo Scrittore che il Lettore, a cadere sotto il senso più profondo del peccato, e a cercare, sotto la più umile speranza di accoglienza, in Gesù. Benedetto in eterno, benedetto sia il Signore, che ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, affinché tutti coloro che credono in lui non muoiano, ma abbiano la vita eterna.