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Lo storico sacro riporta in questo capitolo una terribile prova della natura decaduta dell'uomo, e quindi conferma la dichiarazione divina su di essa, che ogni immaginazione dei pensieri del suo cuore era solo continuamente malvagia. Infatti, nonostante il diluvio avesse spazzato via tutto il genere umano, eccetto quella parte conservata con Noè nell'arca; e il dispiacere di Dio contro il peccato si era manifestato in questo terribile giudizio, tuttavia il peccato dell'uomo presto scoppiò di nuovo; e, nell'audace tentativo di costruire la torre di Babele, scoprì evidentemente che l'uomo si azzardava a sfidare l'Onnipotenza di Dio.

La relazione di questa impresa stolta, oltre che empia, è contenuta in questo Capitolo, insieme al giudizio divino che ne seguì. Verso la fine del capitolo, il Lettore viene prima introdotto alla storia di Abramo, del quale poi tale onorevole testimonianza è data in tutto il volume della Scrittura.

Genesi 11:1 E tutta la terra era di una sola lingua, e di una sola parola.

Felice mondo, non si dica, quando nessuna confusione o incomprensione potrebbe nascere da una diversità di lingue! Quale serie di mali ha prodotto questa sola varietà sulla terra nei secoli successivi! Non è più che probabile che questa fosse la lingua santa (ebraica) e appresa per prima in Paradiso?

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