Hawker's Poor man's commento
Genesi 48:22
RIFLESSI
LETTORE! Passerei da tante dolcissime e interessanti riflessioni che scaturiscono da questo Capitolo, per fissare la mia mente su una quanto eminentemente suggestiva, e tanto importante quanto colpisce: e cioè, quanto deve essere trionfante quel glorioso principio di fede che animò il Patriarca mente in un periodo così lontano prima della venuta di GES; e che gli permise di cantare un tale canto di lode al DIO che lo aveva nutrito per tutta la sua vita, e all'angelo che lo riscattò da ogni male.
Oh, anima mia! se costoro morissero tutti nella fede in un futuro Salvatore; non dovrei, ora che l'ho visto venire; avendo terminato la trasgressione, posto fine al peccato, fatto la riconciliazione per l'iniquità, portato in una giustizia eterna e sigillato la visione: non troverò forse grazia di essere il seguace di coloro che ora mediante la fede e la pazienza ereditano le promesse? Signore benedetto! dammi questo prezioso dono della fede.
Consentimi di vedere CRISTO DI DIO in questa grande salvezza; e da una fede ardente e viva di conoscere il mio diritto di appropriazione in essa. Allora sarò certo, come Giacobbe era nell'ora della morte, che questo DIO è il mio DIO nei secoli dei secoli, e sarà la mia guida fino alla morte.