Hawker's Poor man's commento
Genesi 50:26
RIFLESSI
Lettore! sarebbe sbagliato chiudere la nostra rassegna della vita del Patriarca Giuseppe, senza guardare ancora una volta a un personaggio così illustre, sia come è in sé stesso, sia come tipo del sempre benedetto GES. Com'è in se stesso, come appare veramente amabile in ogni relazione e carattere della vita. Come un figlio, come un fratello, come il saggio governatore in Egitto, suscitato dal SIGNORE per la conservazione della sua casa e della sua famiglia, e di tutto il regno d'Egitto.
E come padre, come uomo, quando servo e quando Signore! Ma quanto è bello vedere lo SPIRITO SANTO oscurare graziosamente i lineamenti di GES, nelle parti importanti della vita di Giuseppe. Dalla prima partenza che fece dalla casa paterna, attraverso tutta la sua vita movimentata, dalla prigione al trono, vediamo tracciati i contorni della storia del grande Redentore. E da Giuseppe veniamo subito indirizzati a GES, e mentre ci inginocchiamo davanti a lui, non possiamo fare a meno di gridare; Salve! tu glorioso Onnipotente Governatore del tuo regno! Tu sei davvero il vero Zapnath-paaneah. Tu sei Colui che i tuoi fratelli loderanno e tutta la tua chiesa adorerà. A te si piegherà ogni ginocchio e ogni lingua confesserà che sei CRISTO, a gloria di DIO PADRE.
Prima di chiudere questo libro della Genesi, facciamo un altro pensiero. La fine di essa può portare le nostre menti al pensiero migliorativo della fine della nostra. Serve a imporre alla mente quella conclusione solenne dello scrittore sacro; insegnaci dunque a contare i nostri giorni affinché possiamo applicare i nostri cuori alla saggezza. Lettore! quale vasto cambiamento è stato operato nelle circostanze dell'umanità, dall'inizio della storia della creazione attraverso i suoi vari periodi.
Lì abbiamo iniziato la meravigliosa relazione della bontà di DIO con la nostra razza, nella formazione dell'uomo a sua immagine. Ed eccolo divenire preda e cibo dei vermi! E donde tutto questo se non perché il peccato è entrato nel mondo, e la morte per peccato: e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato. E che cosa porterà sollievo alla mente sotto questa scoraggiante prospettiva, se non la contemplazione del suo amore e della sua fedeltà, che è l'alleanza immutabile DIO, lo stesso ieri, oggi e sempre.
Lettore! sia la tua felicità e la mia, vivere di questo DIO grande e immutabile, come si rivela al suo popolo in un triplice carattere di persone. E con questa certezza quella benedizione sarà la nostra parte: i figli dei tuoi servi continueranno e la loro progenie sarà stabilita davanti a te.