IL PROFETA GEREMIA

OSSERVAZIONI GENERALI.

Ora stiamo per entrare negli scritti ispirati di Geremia. Questo libro di Dio segue molto propriamente quello di Isaia; non proprio secondo l'ordine dei tempi, poiché molti degli altri Profeti posti dopo Geremia hanno servito nella Chiesa di Dio, tra il periodo di Isaia e Geremia nei loro servizi; ma dalla natura particolare e speciale delle loro distinte commissioni. Isaia fu incaricato, in vista dei giorni del Vangelo, di portare buone novelle. Geremia fu incaricato di portare notizie del male. Isaia è quindi, e non a torto, chiamato il profeta evangelico, e Geremia il profeta dolente.

Il Lettore è chiamato, proprio all'inizio degli scritti di Geremia, a notare la sua commissione e autorità. Il Signore gli dichiarò, alla sua prima chiamata, che prima che uscisse dal grembo materno, lo aveva ordinato profeta delle nazioni. Quindi il mandato di Geremia è indiscutibile. Piacque anche al Grande Capo della Chiesa, estendere le fatiche di Geremia a una lunghezza più che ordinaria.

Parla di iniziare i suoi servizi, nell'anno tredicesimo di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda: e sappiamo che quei servizi continuarono fino al tempo in cui Nebuzaradan, capitano dell'esercito del re di Babilonia, portò Israele prigioniero a Babilonia: un periodo compreso tra i quaranta ei cinquanta anni.

La portata e la tendenza generale della profezia di Geremia corrispondevano ai tempi in cui visse. La Chiesa fu allora davvero affondata in modo molto terribile. E il Signore preparava per il suo popolo il castigo di settant'anni di prigionia. Geremia si sforzò quindi di visioni così angoscianti in prospettiva del male che visse per vedere compiuto: così che l'unico scopo del suo ministero, era chiamare il popolo al pentimento.

Quindi troviamo il solito sforzo dei suoi sermoni, è il rimprovero e la rimostranza. Qua e là, tuttavia, il Profeta fu condotto dallo Spirito Santo, a parlare nel modo più completo e benedetto della Persona, dell'Opera e degli Uffici di colui che doveva venire, per portare i suoi prigionieri fuori dalla prigionia e per proclamare l'accettabile anno del Signore.

L'epoca della Chiesa, in cui fu scritto questo benedetto libro di profezie, sembra essere stata circa seicento anni prima dell'avvento di nostro Signore Gesù Cristo. Trattengo qui il Lettore solo, come all'inizio della nostra lettura di ogni libro precedente, nell'invitarlo a unirsi al mio

spirito in preghiera, davanti all'alto trono di Dio in Cristo, affinché l'unzione di Dio Spirito Santo sia sull'autore e sul lettore, mentre si esaminano questi sacri annali: che mentre è promesso nei profeti, tutti i figli saranno insegnato dal Signore; possiamo essere dimostrati figli di Dio nell'essere ammaestrati da lui. E come il nostro sempre adorabile Signore, ha graziosamente segnato le vere testimonianze dell'insegnamento divino, in quanto tutto ciò che è stato insegnato dal Padre di venire a lui; possiamo essere del numero felice, che è venuto a lui, al quale danno testimonianza tutti i profeti, che attraverso il suo nome, chiunque crede in lui, riceverà la remissione dei peccati. Amen.

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