(7) Tu sai che non sono malvagio; e non c'è nessuno che possa liberare dalla tua mano.

Quando Giobbe dice, come qui, io non sono malvagio, dovremmo confrontarlo con ciò che aveva detto prima, per comprenderne il significato. Aveva prima gridato, ho peccato. cap. 7:20. E nel capitolo precedente a questo, più e più volte dichiarò, che se si fosse giustificato, la sua stessa bocca lo avrebbe condannato; perciò dicendo qui che il SIGNORE sapeva che non era malvagio, Giobbe non poteva significare altro che che non era un peccatore intenzionale, o come Satana lo aveva accusato, ei suoi amici volevano dimostrare che fosse un ipocrita davanti a DIO; un dissimulatore con il SIGNORE. Questa visione del significato di Giobbe, su cui ho insistito più ampiamente, servirà a gettare luce su molti altri passaggi simili, in tutta la sua storia.

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