Hawker's Poor man's commento
Giobbe 11:13-20
(13) В¶ Se prepari il tuo cuore e stendi le tue mani verso di lui; (14) Se l'iniquità è nelle tue mani, allontanala e non lasciare che la malvagità dimori nei tuoi tabernacoli. (15) Poiché allora alzerai il tuo volto senza macchia; sì, sarai saldo e non temerai: (16) Perché dimenticherai la tua miseria e la ricorderai come acque che passano: (17) E la tua età sarà più chiara del mezzogiorno; risplenderai, sarai come l'aurora.
(18) E sarai al sicuro, perché c'è speranza; sì, scaverai intorno a te e riposerai al sicuro. (19) Ti coricherai e nessuno ti spaventerà; sì, molti si adatteranno a te. (20) Ma gli occhi degli empi cadranno, e non scamperanno, e la loro speranza sarà come l'abbandono dello spirito.
C'è molto buon consiglio in questo consiglio di Zofar; sebbene meno applicabile a Giobbe di quanto pensasse. Giobbe si era confessato peccatore; ma non si permetteva di essere ipocrita: e questo era il punto della contesa. Zofora suggerisce con il suo discorso che pensava che ci fosse qualche affare segreto terribile, di cui era stato colpevole, noto solo al Signore e alla coscienza di Giobbe; e perciò lo esorta a confessarsi ea metterlo via.
Tutto il resto del suo discorso è fondato sugli stessi argomenti, come era stato insistito su Giobbe prima, vale a dire che grandi peccati richiedevano una grande punizione; e che le calamità di Giobbe furono per questo motivo. Sicché fino a che non fosse avvenuta una riforma, non poteva aspettarsi alcun sollievo: ma quando quel punto fosse stato compiuto, sarebbe seguita la misericordia di DIO.