Hawker's Poor man's commento
Giobbe 21:4-6
(4) Quanto a me, la mia lamentela è per l'uomo? e se fosse così, perché il mio spirito non dovrebbe essere turbato? (5) Osservami, stupiscimi e mettiti la mano sulla bocca. (6) Anche quando ricordo, ho paura e il tremore si impadronisce della mia carne.
Forse questa parte del discorso di Giobbe è interessante e importante quanto qualsiasi altra nell'intera controversia. Prima ricorda ai suoi amici che il suo occhio è rivolto a DIO. Da lui venne la sua afflizione, e perciò solo da lui attende la liberazione. Successivamente rivela quanto fossero state molto strane e singolari le sue visite: e come, dalla più grande prosperità, fosse stato, in un momento, gettato giù nella profondità della miseria. Il ricordo stesso di ciò che era una volta, e di ciò a cui ora era portato, non riusciva a ricordare se non con tremore.