Hawker's Poor man's commento
Giobbe 33:6,7
(6) Ecco, io sono secondo la tua volontà al posto di Dio: anch'io sono formato dall'argilla. (7) Ecco, il mio terrore non ti spaventerà, né la mia mano sarà pesante su di te.
Anche qui Eliu soggiunge un altro motivo per l'attenzione di Giobbe. Giobbe aveva desiderato un mediatore; e in Elihu ne aveva uno che non poteva suscitare paura, essendo della stessa forma umana di lui. Ma lettore, non dobbiamo perdere di vista Giobbe e tutte le sue afflizioni personali, per poter meglio e più pienamente scoprire i contorni di quel prezioso GES, il cui grazioso ufficio è qui così ben disegnato.
Possiamo vedere Elihu venire avanti per arbitrare la causa di Giobbe e dei suoi amici; e dimenticheremo Colui che uscì per rimediare alla breccia mortale del peccato, quando tutta la nostra natura fu ridotta, e sprofondò in una miseria infinitamente maggiore di quella di Giobbe, con tutte le sue piaghe e tutti i suoi dolori, sia della mente che del corpo ? Possiamo leggere ciò che Elihu dice dello SPIRITO di DIO, e il soffio dell'Onnipotente, e non ricordare come il Signore GEOVA unse il SIGNORE GES per predicare il vangelo ai poveri e gli diede lo SPIRITO senza misura? Possiamo vedere Eliu che dice a Giobbe, che era venuto uomo di un giorno secondo il suo desiderio, e così venire, che il suo terrore, essendo suo pari, non poteva farlo impaurire; e non siamo irresistibilmente portati nel pensiero e nella mente immediatamente a chiamare alla nostra memoria, il sempre benedetto, sempre misericordioso GES, che alla chiamata di DIO suo PADRE, si fece avanti e si alzò in piedi il nostro glorioso Mediatore, nella nostra natura, unito alla DIO CAPO, affinché in lui potessimo tornare di nuovo al SIGNORE, dal quale, con il peccato e la ribellione, ci eravamo separati ; e non avrebbe mai dovuto vedere il suo volto, non si sarebbe mai potuto avvicinare a lui, non se il Figlio di DIO avesse aperto una via con il suo sangue, che pure vive sempre per tenerla aperta, perché ci accostassimo a DIO qui per grazia, e in seguito nella gloria? Oh! chi può leggere questo passaggio riguardante Elihu, e vederlo nel personaggio accattivante qui rappresentato, e non sentire tutta la sua anima andare avanti nella contemplazione estatica del SIGNORE GES CRISTO, come nostro mediatore onnipresente! Ave tu santo, benedetto, prezioso GES! Tu sei proprio quell'Uno, quell'Unico, a mediare tra un DIO offeso e miseri peccatori;