Hawker's Poor man's commento
Giobbe 5:9-18
(9) Che fa cose grandi e imperscrutabili; cose meravigliose senza numero: (10) che fa piovere sulla terra e manda acque sui campi: (11) per innalzare in alto quelli che sono bassi; che quelli che piangono possano essere esaltati alla salvezza. (12) Delude le astuzie degli astuti, così che le loro mani non possono compiere la loro impresa. (13) Egli prende i saggi nella loro astuzia: e il consiglio del perverso è portato a capofitto.
(14) Incontrano le tenebre di giorno e brancolano a mezzogiorno come di notte. (15) Ma egli salva i poveri dalla spada, dalla loro bocca e dalla mano dei potenti. (16) Così la povera ha speranza e l'iniquità le chiude la bocca. (17) В¶ Ecco, beato l'uomo che Dio corregge; perciò non disprezzare il castigo dell'Onnipotente: (18) Perché egli fa piaghe e fascia, ferisce e le sue mani guariscono.
Sii Elifaz chi può, o lascia che le sue opinioni siano ciò che potrebbero nel suo discorso a Giobbe, tuttavia dobbiamo ammettere che dà in queste parole una descrizione più sublime della sovranità e della bontà di DIO. Lettore! Vi invito a rimarcare con me alcune delle dolci e preziose verità contenute in questi versi. Innanzitutto, segna ciò che dice di DIO, come governante nel regno della natura. A lui attribuisce tutte le grandi cose prodotte.
Non come fanno alcuni al caso o al caso, ma a un piano stabilito del suo ordine; la pioggia, la rugiada e le acque che corrono per la terra. Poi prosegue e contempla le opere di DIO nel regno della sua provvidenza. Qui tratta più ampiamente; dicendo come l'Eterno ne innalza uno e ne abbassa un altro; e mentre gli uomini stanno concludendo che è dai loro propri piani, saggezza e lungimiranza, Elifaz ragiona con precisione e certezza, che è DIO che prende i saggi nella loro astuzia, e il consiglio del perverso è portato a capofitto .
Ma Elifaz non si ferma qui, perché se lui stesso ha avuto qualche esperienza di influenze divine, o l'ha segnata in altri, non mi fermo a indagare, ma è certo che il suo linguaggio si applica ugualmente alle opere di DIO nel regno di sua grazia, quando parla del SIGNORE che salva il povero peccatore dalla spada e dà speranza al povero, nel fermare il mese dell'iniquità. Questo è il vero vangelo. E quindi, in modo più speciale, si può dire che è felice l'uomo, che è reso dolorante dalle convinzioni dello SPIRITO DI DIO, e legato, e guarito dal sangue e dalla giustizia di CRISTO.