Hawker's Poor man's commento
Giobbe 9:5-12
(5) Che sposta i monti, e non lo sanno; che li sconvolge nella sua ira. (6) Che scuote la terra dal suo posto, e le sue colonne tremano. (7) Che comanda al sole e non sorge; e sigilla le stelle. (8) La sola che distende i cieli e calpesta le onde del mare. (9) Che fa Arturo, Orione e Pleiadi, e le camere del sud.
(10) Che fa grandi cose senza saperlo; sì, e prodigi senza numero. (11) Ecco, mi passa accanto e non lo vedo: passa anche lui, ma non lo vedo. (12) Ecco, toglie, chi può impedirglielo? chi gli dirà: Che fai?
Ora lascia che il Lettore segua le orme dello SPIRITO SANTO e notifichi, mentre procede nella storia di Giobbe, come Satana è sconcertato e il povero sofferente è aiutato dalla grazia. Satana era fiducioso che Giobbe avrebbe maledetto DIO, ma guarda come lo benedice: quanto altamente parla delle perfezioni di DIO. Il povero afflitto sembra dimenticare, per il momento, i propri dolori, mentre parla della gloria di DIO.
Osserva come Giobbe segue DIO nel mondo della natura; rimuovere le montagne, scuotere la terra, controllare i corpi celesti e governare il mare. Quindi persegue il soggetto nel mondo della provvidenza; passando inosservato, portando via e nessuno può impedirglielo, o dirgli: che fai? E se Giobbe fosse vissuto sotto il vangelo di GES, come si sarebbe espansa la sua anima sulle opere di GES nel mondo della grazia? Lettore! pensa a quali benedetti privilegi sei chiamato, davanti ai quali la luce e l'immortalità sono così pienamente portate alla luce nel Vangelo.