IL PROFETA GIONA

OSSERVAZIONI GENERALI.

Entriamo ora negli scritti di Giona, il quinto dei Profeti minori, così chiamati dalla minore estensione dei loro sermoni. È chiamato Giona figlio di Amittai, entrambi i nomi sono significativi, come la maggior parte dei nomi ebraici: Giona che significa una colomba e Amittai, verità. I suoi scritti sono stati chiamati da un certo sepher Giona, cioè il libro di Giona. E in effetti il ​​libro stesso è più storico che profetico; poiché, eccetto un frammento in esso, in cui Giona pianse e disse, ancora quaranta giorni e Ninive sarà rovesciata, Giona 3:4 .

non c'è nulla di profetico in esso. Mi azzardo piuttosto a considerare Giona stesso come un eminente tipo del Signore Gesù Cristo: e perciò i suoi scritti divennero dolcissimi, come la testimonianza del suo carattere tipico.

Il tempo del ministero di Giona non è indicato in modo così accurato da segnarlo con l'esatta precisione. Di se stesso abbiamo un resoconto completo, quando visse e da dove nacque, 2 Re 14:25 . E questo confuta il racconto di coloro che, ai giorni di nostro Signore, dichiararono che nessun profeta era sorto dalla Galilea, poiché Gath-Hefer è ben nota come città di Zabulon di Galilea, Giovanni 7:52 .

Fa anche che il ministero di Giona sia più antico di entrambi i Profeti; Osea, Isaia, Gioele o Amos, essendo durante i regni di Ioas e Geroboamo. Ma il suo ministero, essendo diretto a Ninive, e non a Israele, lo rende in qualche modo slegato dal filo conduttore della storia della Chiesa.

L'autorità di Giona come profeta, e di quei suoi scritti, non può aver bisogno di altro che di ciò che il Signore Gesù stesso ha dato di entrambi, Matteo 12:39 . E per quanto riguarda il nostro miglioramento di questa parte della Scrittura, spero che, indipendentemente dall'umile lezione che apprendiamo qui sul carattere di Giona, sul tentativo di sfuggire alla presenza del Signore, così come sulla sua infermità di carattere sull'appassimento della zucca; le opinioni che tali cose ci danno della povera natura decaduta nei suoi caratteri più alti, saranno sempre proficue.

E non meno nello stesso tempo, le benedette rappresentazioni qui fatte di bontà divina, pazienza e longanimità verso le fragilità del suo servo; dico, indipendentemente da queste cose; che stanno migliorando molto; se leggiamo questo libro, come enunciando Giona il tipo del sempre benedetto Gesù, ne scaturirà una vasta gamma dei più dolci e più ricchi miglioramenti, sotto l'insegnamento del Signore.

Possa quell'Onnipotente Signore della sua Chiesa e del suo popolo, che ci ha dato questa Scrittura, dare sia allo Scrittore che al Lettore la grazia anche alla saggia comprensione di essa, affinché come è data per ispirazione, così possa essere utile a noi per la dottrina, per riprensione, correzione, istruzione nella giustizia: affinché l'uomo di Dio sia perfetto, interamente fornito per tutte le buone opere. Amen.

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