RIFLESSI

LETTORE! tu ed io soffermiamoci su questo capitolo, e in vista delle ripetute allontanamenti di Israele dal Signore Dio delle loro misericordie, ecco l'immagine dei nostri cuori. Quante volte, quante volte il nostro adorabile Redentore ci ha salvati dai nostri nemici, eppure quanto siamo inclini a dimenticare la mano benevola che ha operato la nostra salvezza? E mentre osserviamo la nostra indegnità, lascia che la riflessione ci porti a contemplare rinnovate misericordie.

Non manda Dio i suoi messaggeri, come il Profeta, a protestare con noi? Le sue visite, né nelle comuni Provvidenze di vita, né nelle malattie, nei disagi, nelle persecuzioni e simili, non sono voci come quelle di solenne protesta del Profeta? E quando questi messaggeri di correzione e di riprensione sono accompagnati con la sua grazia, e mettono nel nostro cuore un grido, sotto il senso del peccato, e la preghiera di fervore per la liberazione, Gesù non vola in nostro aiuto, e come il suo tipo, il Gedeone di cui si parla qui, vieni in nostro soccorso? Oh! hai adorato il Signore nostra giustizia! quanto è prezioso per la mia anima, vedere la tua rinnovata partenza per me in tutta la redenzione della tua misericordia! Carissimo Gesù! concedimi, da tali ripetute testimonianze del tuo amore, una tale inalterabile certezza del mio interesse per te, che io non possa né cercare il vello umido né il vello secco, per dirmi che sei un Dio fedele. Oh! per grazia in mezzo a tutte le partenze e gli sviamenti del mio cuore indegno! Oh, per grazia di credere fermamente alla testimonianza che Dio ha dato del suo caro Figlio.

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