Al grido ardente dell'anima, che saliva nella supplica precedente, l'umiliazione dell'anima, nella più profonda umiliazione dello spirito, che qui segue, si addice molto bene, nella preghiera. Nulla di certo può essere più espresso, in segno di sincera contrizione, di quanto si dice qui. L'impurità, e l'appassimento della foglia in una giornata invernale, sono figure forti per suggerire l'indegnità delle nostre cose santissime.

E, Lettore! pensa, ti prego, se i cieli non sono puri agli occhi di Dio, e se accusa di follia anche i suoi angeli, come sarà l'uomo giusto con Dio? Oh! prezioso, prezioso Gesù! quanto è dolce per l'anima mia il ricordo che l'efficacia perpetua ed eterna del tuo sangue e della tua giustizia toglie l'iniquità delle nostre cose santissime! Perché se, come è più vero e giusto, la nostra stessa giustizia è sporca agli occhi di Dio, allora ne consegue che i nostri peccati di preghiera, i nostri peccati sacramentali, i nostri peccati di ordinanza, hanno bisogno di essere purificati nel sangue di Cristo. Oh! quanto è benedetto, ea lode della grazia di Dio mio Padre, che sia la persona che l'offerta trovano accoglienza in Gesù l'amato!

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