RIFLESSI

Oh! benedetto Signore Gesù! bene è detto da te che verranno le offese. Sì! tu, caro Signore! sii te stesso, per ogni peccatore carnale e non risvegliato, pietra d'inciampo e pietra di scandalo. La tua umile nascita, il tuo mite portamento, la tua croce, i tuoi disprezzati seguaci, per coloro che cercavano la prosperità temporale, erano davvero un'offesa che nient'altro che la grazia sovrana poteva superare. Sia benedetta quella grazia distintiva del mio Dio elargita al mio povero cuore, che non sono più offeso in te!

Oh! per grazia ad ogni peccatore sensibile, risvegliato, di venire a Gesù sotto la lebbra del peccato. Volesse Dio, direi, come il povero servo prigioniero in Siria, che tutto questo fosse presso il mio Signore, il Signore Dio dei profeti, cioè il Signore d'Israele, Gesù. Può guarire tutta la loro lebbra del peccato. Beato Gesù! rendi consapevole di questo tutto il tuo popolo, secondo la promessa del patto nel giorno della tua potenza.

La mia anima! non cercate il regno di Cristo, nelle mere cose esteriori dell'osservazione; ma cercalo nella forza della grazia interiore, nell'impero del Signore nel cuore. Cercalo nella testimonianza del Padre del suo caro Figlio; cercalo nella giustizia completa, piena, tutto-sufficiente e tutto-giustificante, e nello spargimento di sangue del Signore Gesù Cristo: e cercalo nella grazia preziosa, benedetta, rigeneratrice e rinnovatrice di Dio Spirito Santo. Qui Gesù manifesta il suo amore e la sua misericordia distintivi nel prendere l'uno e lasciare l'altro; poiché mentre molti sono chiamati, pochi sono scelti.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità